Sono passati 147 giorni da quando Bitcoin (BTC) ha chiuso sopra i 25.000$, e il risultato è che gli investitori sono meno sicuri che il supporto a 20.000$ reggerà. A contribuire a queste preoccupazioni ci sono le persistenti tensioni finanziarie e macroeconomiche globali, intensificatesi il 7 novembre a seguito delle preoccupazioni espresse dai funzionari dell'Unione Europea in merito alla legge sulla riduzione dell'inflazione negli Stati Uniti, che ammonta a 369 miliardi di dollari.

La legge estesa su tasse, salute e clima è stata approvata ad agosto e comprende anche sussidi per le auto elettriche e le catene di approvvigionamento di batterie prodotte in Nord America.

Secondo la CNBC, non è la prima volta che l'Europa esprime le sue preoccupazioni, citando le regole del commercio internazionale e le politiche "discriminatorie".

Ulteriore incertezza deriva dalle elezioni di midterm dell'8 novembre negli Stati Uniti, che determineranno quale partito controllerà il Congresso. Attualmente i Democratici hanno la maggioranza alla Camera dei Deputati, ma un cambio di rotta potrebbe facilitare i futuri piani di spesa del Presidente Biden.

Tra le altre notizie, Apple ha annunciato una riduzione temporanea della produzione di iPhone 14 a causa delle restrizioni COVID-19 in Cina. Per mettere le cose in prospettiva, la capitalizzazione di mercato di Apple, pari a 2.200 miliardi di dollari, ha superato la somma di Alphabet (Google) e Amazon.

Analizziamo i dati sui derivati del Bitcoin per capire se il peggioramento delle condizioni macroeconomiche globali ha impattato sugli investitori in criptovalute.

I trader professionisti non sono stati entusiasti del rally sopra i 21.000$

I trader retail di solito evitano i futures trimestrali per via della loro differenza di prezzo rispetto ai mercati spot. Tuttavia, sono gli strumenti preferiti dai trader professionisti perché evitano la fluttuazione dei tassi di finanziamento che spesso si verifica in un contratto future perpetuo.

Premio annualizzato dei futures a 3 mesi del Bitcoin. Fonte: Laevitas

Il premio annualizzato dei futures a tre mesi dovrebbe essere compreso tra il +4% e il +8% in mercati sani per coprire i costi e i rischi associati. Il grafico qui sopra mostra che i trader di derivati sono stati neutrali o ribassisti nell'ultima settimana, visto che il premio sui futures del Bitcoin è rimasto sotto il 2,5% per tutto il tempo.

Ancora più importante, la metrica non è migliorata a seguito del rally del 7% registrato da BTC tra il 3 e il 5 novembre per testare la resistenza di 21.500$. Questo livello di prezzo è il più alto dal 13 settembre, quindi i dati riflettono la riluttanza dei trader professionisti ad aprire posizioni long (toro) con leva.

Il mercato dei margini mostra la resistenza dei tori

I trader dovrebbero analizzare anche i mercati del margin trading per capire come si posizionano i trader professionisti. Il margin trading consente agli investitori di prendere in prestito criptovalute per aumentare la propria leva di trading. Ad esempio, si può aumentare l'esposizione prendendo in prestito le stablecoin per acquistare un'ulteriore posizione in Bitcoin.

D'altra parte, chi prende in prestito Bitcoin può solo shortare la criptovaluta perché scommette sul calo del suo prezzo. Tuttavia, a differenza dei contratti futures, l'equilibrio tra margin long e short non è sempre uguale.

Rapporto di prestito a margine di OKX USDT/BTC. Fonte: OKX

I dati mostrano che il rapporto di prestito a margine dei trader di OKX è rimasto relativamente stabile a 8 nell'ultima settimana. Da un lato, l'indicatore è piuttosto preoccupante, dato il rally da 20.050 a 21.475$ del 5 novembre, che avrebbe dovuto avere un impatto positivo sul rapporto di prestito a margine. Il livello attuale di 8,1 lascia abbastanza spazio per una pressione d'acquisto con leva sostenibile quando sarà il momento.

La metrica rimane rialzista, favorendo il prestito di stablecoin con ampio margine. In poche parole, i trader professionisti hanno mantenuto posizioni rialziste utilizzando il prestito a margine di stablecoin.

Le metriche dei futures e del margin suggeriscono che la mancata tenuta del supporto a 21.000$ da parte del Bitcoin non è stata sufficiente a scatenare il panico nei trader professionisti. I dati mostrano anche un modesto grado di apatia, dal momento che il recente rally del 7% verso 21.500$ non è stato accompagnato da una maggiore domanda di leverage long.

I ribassisti continuano a esercitare la loro forza anche se il traguardo dei 25.000 $ giornalieri diventa sempre più lontano. Finché le condizioni macroeconomiche e l'incertezza politica non domineranno le notizie, è meno probabile che i rialzisti nutrano grandi speranze in un rally più duraturo.

Le opinioni e i pareri qui espressi sono esclusivamente quelli dell'autore e non riflettono necessariamente le opinioni di Cointelegraph.com. Ogni mossa di investimento e di trading comporta dei rischi; è necessario condurre le proprie ricerche prima di prendere una decisione.