In data odierna Bitcoin (BTC) ha raggiunto i minimi di due mesi, mentre l'inflazione degli Stati Uniti torna a spaventare i mercati delle criptovalute.
Prezzo di BTC in uscita dal corridoio in atto da mesi
I dati di Cointelegraph Markets Pro e TradingView confermano i livelli di prezzo più bassi dal 21 giugno, con BTC/USD in calo a 28.300$.
Il ribasso è avvenuto a seguito della pubblicazione da parte della Federal Reserve degli Stati Uniti dei verbali della riunione di luglio in cui si è discusso della futura politica monetaria.
I membri del Federal Open Market Committee (FOMC) hanno rivelato la preoccupazione che l'inflazione possa rimanere elevata senza ulteriori rialzi dei tassi di interesse, cosa che gli asset di rischio non auspicano affatto.
"I partecipanti hanno discusso diverse considerazioni sulla gestione del rischio che potrebbero influire sulle future decisioni di politica monetaria", recita il verbale.
"Con un'inflazione ancora ben al di sopra dell'obiettivo di lungo periodo del Comitato e un mercato del lavoro che rimane stabile, la maggior parte dei partecipanti ha continuato a vedere significativi rischi di rialzo dell'inflazione, che potrebbero richiedere un ulteriore inasprimento della politica monetaria."
Mentre la Fed ha ugualmente espresso "incertezza" sugli effetti dell'attuale stretta monetaria, i trader di Bitcoin e altcoin hanno reagito in modo ribassista a tale dichiarazione, spedendo BTC/USD attraverso molteplici livelli di supporto recenti.
Tra questi, le medie mobili semplici (SMA) a 21 e 100 giorni, rispettivamente a 28.600 e 28.570$.
Bitcoin ha anche sfidato il limite inferiore del trading range multimensile, precedentemente evidenziato dai popolari trader Daan Crypto Trades e Crypto Tony.
"I 28.800$ sono stati persi da Bitcoin, per cui punterò allo short ora che siamo al di sotto della soglia", dichiara su X, aggiungendo che il suo primo obiettivo è 28.000$.
I mercati confermano le previsioni di una pausa nel rialzo dei tassi
Nel frattempo, non tutti sembrano convinti che la prossima riunione del FOMC a settembre produrrà un aumento dei tassi.
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Secondo il FedWatch Tool del CME Group, le probabilità che la Fed mantenga intatti i tassi attuali sono rimaste quasi al 90% dopo il comunicato.
Anche gli stessi analisti non si sono dimostrati unanimi. In una previsione della scorsa settimana, Caleb Franzen, analista senior di Cubic Analytics, ha affermato che è la disinflazione, piuttosto che l'inflazione, a mostrare un comportamento "vincolante".
"Disinflazione + utili più forti + dati economici più solidi + l'approssimarsi della fine del ciclo di rialzo dei tassi è stata una ricetta perfetta per i rendimenti del mercato e lo sviluppo di un trend rialzista", ha sostenuto.
"Sebbene tali condizioni possano cambiare in futuro, non vedo alcuna prova che sia già mutata".
Questo articolo non contiene consigli o raccomandazioni di investimento. Ogni operazione di investimento e di trading comporta dei rischi e i lettori devono condurre le proprie ricerche prima di prendere una decisione.
Traduzione a cura di Walter Rizzo