All'apertura di Wall Street del 22 dicembre Bitcoin (BTC) è sceso, così come i titoli azionari degli Stati Uniti, che hanno annullato i guadagni precedenti.

Grafico candela a 1 ora di BTC/USD (Bitstamp). Fonte: TradingView

Bitcoin rischia un nuovo e inedito "death cross"

I dati di Cointelegraph Markets Pro e TradingView mostrano che BTC/USD è sceso ai minimi intraday a 16.650 $ su Bitstamp.

La coppia ha continuato a imitare i titoli azionari, dato che l'S&P 500 ha aperto in ribasso dell'1,6% e il Nasdaq Composite Index è sceso dell'1,8% al momento della scrittura.

Questa debolezza sembra essere una reazione alla crescita del Prodotto Interno Lordo (PIL) degli Stati Uniti più forte del previsto nel Q3, dati pubblicati prima dell'apertura.

Nonostante si tratti di un segnale di ripresa, le preoccupazioni si concentrano sul fatto che la Federal Reserve continui la sua politica restrittiva, partendo dal presupposto che l'economia sia in grado di resistere a tali misure.

In teoria, ciò avverrebbe tramite rialzi dei tassi d'interesse più duraturi, con gli analisti che già sostengono come sia improbabile un "pivot" nella politica fino al 2024 almeno.

Di conseguenza, gli asset di rischio non hanno ricevuto alcun sollievo dalla notizia del PIL, deludendo ulteriormente i trader che speravano in un rally di Natale.

"Chiaro retest ribassista. La tendenza al ribasso è invariata", ha commentato Il Capo of Crypto, trader e analista, sul grafico giornaliero dell'S&P 500.

Il Capo of Crypto aveva avvertito all'inizio della settimana che in generale i mercati non erano "preparati" per le nuove perdite che si sarebbero verificate.

Anche per quanto riguarda Bitcoin, l'umore di alcuni opinionisti è decisamente ribassista.

Bleeding Crypto ha evidenziato un "death cross" mai visto prima che coinvolge le medie mobili esponenziali (EMA) a 50 e 200 giorni.

Grafico commentato di BTC/USD. Fonte: Bleeding Crypto/Twitter

Nel frattempo, Daan Crypto Trades ha richiamato l'attenzione sulla chiusura annuale, che probabilmente rappresenterà il terzo anno negativo di sempre per Bitcoin.

"La perdita percentuale di quest'anno si colloca proprio tra gli altri due anni negativi, ovvero il 2014 e il 2018", ha sottolineato.

Grafico commentato di BTC/USD. Fonte: Daan Crypto Trades/Twitter

Altrove, anche l'analista Toni Ghinea ha espresso poco ottimismo per i tori del Bitcoin, sostenendo che il bottom macro non apparirà prima del Q1 2023.

"Capitolazione a 11-14k. Bottom nel primo trimestre del 2023. Aspettiamoci il movimento finale verso il basso a breve", si legge in un tweet.

Grafico commentato di BTC/USD. Fonte: Toni Ghinea/ Twitter

Il dollaro prova a rimontare dopo la notizia sul PIL

Il principale beneficiario della notizia sul PIL è stato il dollaro americano, che ha registrato un deciso rimbalzo di forza.

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L'indice del dollaro statunitense (DXY) si attesta a 104,5 al momento della scrittura, in rialzo rispetto ai minimi di 103,75 raggiunti prima dell'apertura.

Il "verdone" ha così recuperato le perdite causate dall'intervento a sorpresa della Banca del Giappone all'inizio della settimana.

Grafico candela a 1 ora dell'indice del dollaro statunitense (DXY). Fonte: TradingView

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