Nel corso della giornata di ieri Bitcoin (BTC) ha raggiunto un nuovo massimo storico, oltrepassando per la prima volta il muro dei 69.200$. Questo momento importante per la crypto-community ha coinciso con sviluppi positivi nei mercati finanziari tradizionali, dato che anche l'oro ha raggiunto massimi storici nello stesso giorno.

Secondo i dati di TradingView, il valore spot dell'oro ha raggiunto i 2.130$ alle 13:30 UTC del 5 marzo, superando il precedente record di circa 2.000$ stabilito all'inizio di dicembre. Meno di due ore dopo anche BTC ha registrato un massimo storico, raggiungendo un prezzo di 69.210$ alle 15.00 UTC. L'asset non superava il muro dei 69.000$ dal 9 novembre 2021.

Si è trattata della prima volta che oro e BTC hanno raggiunto massimi storici contemporaneamente: dalla nascita della criptovaluta nel 2009 a oggi, tale evento non si era mai verificato. La community ha definito tale avvenimento "un'altra giornata negativa per il denaro fiat", dato che entrambi gli asset sono considerati una potenziale copertura contro l'inflazione.

Holger Zschaepitz commenta l'evento su X. Fonte: Holger Zschaepitz on X

Alcuni analisti ritengono che l'oro e il Bitcoin stiano raggiungendo nuovi massimi sulla base della prospettiva di tassi di interesse più bassi in futuro, necessari per mantenere gestibile il debito sovrano statunitense. Come sottolineato da Matthew Weller, ricercatore presso StoneX, la crescita di oro e BTC sta avvenendo in un contesto di tassi di interesse relativamente elevati (pari al 4,5% e oltre) in tutto il mondo sviluppato:

"L'elevata propensione al rischio, l'inflazione che continua ad aumentare, i livelli record di debito, le tensioni geopolitiche in corso in Medio Oriente e nell'Europa dell'Est: sono molte le ragioni che spingono i trader a cercare alternative alle valute fiat tradizionali nel contesto attuale."

Per quanto riguarda Bitcoin, il rally in corso è principalmente dovuto all'imminente halving: un evento che ogni quattro anni riduce il numero di nuovi BTC estratti dai miner. Anche i massicci afflussi verso gli ETF statunitensi stanno contribuendo all'aumento di prezzo.