Bitcoin (BTC) continua a registrare segnali di “buy the dip” mentre l'hashrate del mining raggiunge nuovi massimi storici.
L'indicatore Hash Ribbons, storicamente accurato e monitorato dalla piattaforma di analisi on-chain CryptoQuant, emette per la terza volta nel 2025 un segnale verde.
Analisi di Hash Ribbons: acquistare Bitcoin ora è una “mossa intelligente”
Nonostante il prezzo abbia raggiunto nuovi massimi storici il mese scorso, le prestazioni dei miner continuano a incoraggiare gli operatori di mercato ad acquistare.
Gli Hash Ribbons, che misurano la media mobile a 30 e 60 giorni dell'hash rate, suggeriscono che anche i prezzi attuali rappresentano un'opportunità di acquisto sul lungo termine.
“Non è una grande sorpresa, considerando che l'hash rate ha recentemente raggiunto nuovi massimi storici”, commenta Darkfost, collaboratore di CryptoQuant, in uno dei suoi recenti blog post Quicktake.
Gli Hash Ribbons vantano un impressionante track record nell'individuare i minimi di prezzo sul lungo termine e forniscono segnali di “acquisto” con relativa rarità.
In un post su X, Darkfost ha fatto notare come questa volta l'indicatore non abbia ricevuto molta attenzione.
“In sostanza, il segnale ci dice che comprare quando i prezzi sono bassi è una mossa intelligente”, aggiunge.
Nel frattempo, le riserve di BTC dei miner sono rimaste più o meno invariate nel corso del 2025, dopo le vendite sostenute registrate lo scorso anno.
Al 4 giugno, le monete presenti nei wallet dei miner noti ammontavano a circa 1,8 milioni di BTC.
Si attenua l'euforia legata alle prese di profitto
In altri contesti, come riporta Cointelegraph, gli investitori con grandi volumi hanno colto l'occasione per assicurarsi profitti ai massimi storici.
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Sia le whale che i detentori di lungo corso di Bitcoin stanno incassando, ma rispetto ai precedenti cicli di prezzo, le loro mosse sono più sfumate, stando a una ricerca condotta questa settimana dalla società di analisi on-chain Glassnode.
Nell'ultima edizione della newsletter periodica The Week Onchain, Glassnode ha utilizzato la media mobile semplice a 90 giorni dei profitti realizzati dagli hodler per “confrontare l'intensità delle prese di profitto tra i cicli su una base comparabile”.
“Emerge una tendenza chiara: le prese di profitto sono diventate meno esuberanti nel tempo, riflettendo il più ampio deterioramento della performance ciclica al rialzo e i profili di volatilità più bassi con la maturazione del mercato”, riassumono i ricercatori.