Non c’è dubbio che gli ultimi due mesi siano stati ribassisti per Bitcoin (BTC), ma per questo intero periodo gli indicatori dei derivati ​​sono rimasti relativamente neutrali. Ciò potrebbe essere dovuto al fatto che le criptovalute hanno un alto indice di volatilità, e che non sia raro assistere a correzioni del 55% dai massimi storici.

Il supporto dei 30.000$ è stato retto per due ardui mesi, fino alla perdita del livello nella giornata del 20 luglio: di conseguenza, il premium dei futures e lo skew delle opzioni sono diventati ribassisti. Persino il modello di valutazione Stock-to-Flow ideato da PlanB non aveva previsto prezzi inferiori a 30.000$ per il mese attuale. Il rapporto Stock-to-Flow viene definito dal numero attuale di BTC in circolazione e dall’emissione annuale di nuove monete estratte.

I dati on-chain sono positivi, ma gli indicatori dei derivati ​​no

L’analisi on-chain indica che una media mensile di 36.000 BTC prelevati dagli exchange viene solitamente interpretata come fase di accumulo. Tuttavia, questa analisi superficiale non contempla l’aumento di Bitcoin tokenizzati nelle applicazioni della finanza decentralizzata (DeFi).

Offerta aggregata di RenBTC e Wrapped BTC. Fonte: Cointrader.pro
Offerta aggregata di RenBTC e Wrapped BTC. Fonte: Cointrader.pro

Il grafico in alto mostra che negli ultimi tre mesi 40.660 BTC sono stati aggiunti a Wrapped Bitcoin (WBTC) e RenBTC (RENBTC). Questo numero non considera i depositi presso BlockFi, Nexo, Ledn e i vari servizi che forniscono un rendimento sui depositi crypto degli utenti.

Il prelievo di Bitcoin precedentemente depositati sugli exchange potrebbe essere un segno che l’intenzione dei trader di vendere nel breve termine si sia ridotta. Tuttavia, allo stesso tempo, potrebbe anche rappresentare l’intento degli investitori di ricercare rendimenti più elevati in altri modi. In breve, queste monete potrebbero essere rimaste sugli exchange come collaterale o come detenzione a lungo termine.

Come già accennato, gli attuali indicatori dei derivati negativi dovrebbero avere un peso maggiore rispetto alle ipotesi sull’interpretazione rialzista o ribassista dei dati on-chain. In un’analisi iniziale, gli analisti dovrebbero rivedere il premium dei contratti futures, noto anche come “basis”.

Questo indicatore consente agli investitori di capire quanto siano rialzisti o ribassisti i trader professionisti, in quanto misura la differenza tra i contratti future mensili e l’attuale prezzo di mercato spot.
 
Un tasso di base neutrale dovrebbe essere compreso tra il 7% e il 15% annualizzato. Questa differenza di prezzo è causata dai venditori che chiedono più soldi per posticiparne il regolamento (o la chiusura della posizione), una situazione nota come “contango”.

Base dei futures BTC Huobi a 1 mese. Fonte: Skew
Base dei futures BTC Huobi a 1 mese. Fonte: Skew

Tuttavia, quando questo premium si estingue o diventa negativo, si tratta di uno scenario molto ribassista noto come “backwardation”. Il 20 luglio è stata la prima volta che l’indicatore ha mantenuto un livello negativo del 2,5% per più di dodici ore.

Al momento i trader professionisti sono probabilmente inclini al ribasso, dopo che Bitcoin ha perso il supporto critico dei 30.000$, ma è possibile ottenere ulteriori conferme osservando i mercati delle opzioni.

I trader professionisti cercano opzioni put protettive

A differenza dei contratti future, ci sono due diversi strumenti nelle opzioni. Le opzioni call forniscono all’acquirente una protezione contro eventuali ribassi, mentre le opzioni put il diritto di vendere Bitcoin a un prezzo fisso in futuro. Le opzioni put sono generalmente utilizzate nelle strategie neutrali o ribassiste.

Bitcoin options put-to-call ratio. Source: Cryptorank.io

Ogni volta che il rapporto put-to-call aumenta, significa che l’open interest su questi contratti da neutrali/ribassisti sta crescendo e di solito viene interpretato come un segnale negativo. I dati più recenti a 0,66 favoriscono ancora le opzioni call, ma questi strumenti stanno perdendo terreno.

Attualmente, ci sono prove sufficienti di ribasso nei mercati dei futures e delle opzioni, e questo non è stato il caso negli ultimi due mesi. Ciò suggerisce che, data l’invalidazione del supporto dei 30.000$ nelle ultime 48 ore, i trader professionisti non ripongono molta fiducia nell'asset.