In data odierna Bitcoin è sceso ai minimi di due settimane, in coincidenza della chiusura settimanale di trading a Wall Street in controllo da parte dei bear.

La stampa dell'inflazione statunitense rivela una battuta d'arresto
Cointelegraph Markets Pro e TradingView hanno riportato BTC/USD a 28.528$ su Bitstamp, il minimo dal 28 maggio.
Ieri la coppia è scesa di pari passo con i mercati azionari, che hanno chiuso la settimana in netto ribasso: l'S&P 500 e il Nasdaq Composite hanno perso rispettivamente il 2,9% e il 3,5%.
Ciò è avvenuto a seguito dei dati sull'inflazione sorprendentemente alti degli Stati Uniti, che hanno preso una piega peggiore in netto contrasto con le aspettative. Come riportato da Cointelegraph, l'inflazione annua dell'8,6% è la più alta da dicembre 1981.
Gli analisti di mercato si sono quindi schierati decisamente dalla parte dei ribassisti, relativamente alla futura price action di BTC.
"Quando scenderemo a 22.000 - 24.000$ per Bitcoin, grideranno ad un ulteriore ribasso. Non siate troppo avidi quando arriverà il momento", riferisce Crypto Tony ai suoi follower su Twitter.
Filbfilb, cofondatore della suite di trading Decentrader, ha invece paragonato la situazione attuale al crollo di marzo 2020. La lenta emorragia di quest'anno, ha sostenuto, è stata semmai più dolorosa del calo di prezzo dell'epoca, che ha riportato brevemente Bitcoin a 3.600$.
"L'inflazione non ha raggiunto il suo picco, e nemmeno Bitcoin", ha dichiarato Michael Saylor, CEO di MicroStrategy, in un'ottica di maggiore speranza dopo la pubblicazione dei dati.
"Nell'attuale contesto macro, non importa quanti grafici mostrino confluenza nel fatto che stiamo raggiungendo livelli di ipervenduto storico", ha controbattuto il popolare account Twitter PlanC.
"Finché Bitcoin rimarrà correlato al rischio sugli asset, non mi aspetto un'inversione di tendenza significativa a breve".
Se dovesse concludere la settimana ai livelli attuali o al di sotto di 29.450$, BTC/USD rischierebbe di chiudere la settimana al livello più basso da dicembre 2020.

Emergono dubbi sul rialzo dei tassi
In prospettiva, le prossime decisioni sui rialzi dei tassi in risposta all'inflazione sono al centro dell'attenzione della prossima settimana.
I verbali condivisi del Federal Open Markets Committee (FOMC) della Federal Reserve, previsti per la riunione del 14-15 giugno, forniranno indizi su quanto i politici intendano essere aggressivi riguardo l'arginare l'aumento dei prezzi.
"Penso che a un certo punto il mercato si renderà conto che l'inflazione non scomparirà presto e che i tassi saranno ancora relativamente bassi", ha affermato Daan Crypto Trades, aggiungendo che l'oro potrebbe fornire una prima indicazione di questo "nuovo vecchio" trend, uscendo dal suo attuale trading range.
"$GOLD potrebbe essere il fattore principale di questo cambiamento. Lo osserviamo da vicino. Al momento, siamo ancora nella fase dei fattori negativi", si legge in un post odierno.

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