Secondo un nuovo studio, i truffatori che utilizzano Bitcoin (BTC) potrebbero abbandonare la criptovaluta per concentrarsi sulle truffe basate sulle carte di credito prepagate.

A rivelarlo è la società di cybersecurity Kaspersky Lab, che in un post del 16 dicembre ha evidenziato la crescita di tale trend in Brasile.

Il fascino internazionale delle carte prepagate

In particolare, il tipo di truffa chiamato "sextortion" - che chiede alla vittima il pagamento di una somma in denaro per evitare che alcune informazioni sulla sua vita privata diventino di dominio pubblico - prende di mira le carte "Acesso" del Paese.

"Le carte di debito coinvolte in questo particolare schema di sextortion - le carte Acesso - sono vendute in Brasile e funzionano con il sistema Mastercard", spiega Kaspersky. Pertanto, il denaro raccolto da tali carte può essere speso ovunque vengano accettate le carte Mastercard:

“Una delle caratteristiche di queste carte è che sono utilizzabili non solo in Brasile, ma anche a livello internazionale. Forse è questa la caratteristica a cui i criminali informatici in questione sono particolarmente interessati."

Due foto per rubare i fondi

La truffa Acesso prevede l'inivio di e-mail false di massa da parte degli hacker, che minacciano i destinatari di acquistare una carta prepagata in un negozio, caricare dei fondi e fotografare entrambi i lati. La rappresentazione visiva della carta è poi sufficiente per spendere il denaro.

Se il trend potrebbe portare ad una completa perdita di interesse nell'uso di Bitcoin tra i truffatori, è ancora da vedere.

"È ancora troppo presto per dire se le carte di debito prepagate sostituiranno Bitcoin come la nuova valuta preferita dagli hacker o se tali messaggi sono l'eccezione piuttosto che la regola", aggiunge Kaspersky.

Nel frattempo, i crimini informatici che utilizzano le criptovalute rimangono una grave minaccia per gli utenti di Internet. Nel suo ultimo rapporto annuale sulle nuove minacce, Kaspersky ha identificato oltre 2,2 milioni di dispositivi infetti da malware per il mining di criptovalute.