La semplice esistenza di criptovalute decentralizzate come Bitcoin (BTC) sta avendo un effetto positivo sulle politiche fiscali e normative dei governi: si tratta di una tesi proposta all'interno di un resoconto intitolato "How Do Private Digital Currencies Affect Government Policy?", recentemente pubblicato da Max Raskin (NYU School of Law), Fahad Saleh (McGill University) e David Yermack (NYU Stern).

L'impatto delle criptovalute sul sistema monetario tradizionale

Per quanto riguarda il sistema finanziario globale, secondo gli autori del resoconto l'influenza delle criptovalute non si limita soltanto all'effettivo utilizzo da parte della popolazione. Al contrario, l'esistenza stessa di questi strumenti digitali sta avendo un impatto significativo sulle politiche fiscali.

In particolare, nonostante non siano ancora riuscite a rimpiazzare il dollaro nei mercati internazionali, le criptovalute hanno avuto un notevole impatto su tre aree del sistema monetario corrente:

  • Innanzitutto le criptovalute offrono un alto livello di diversificazione per gli investimenti, e vengono pertanto utilizzate per proteggere ulteriormente la propria ricchezza. Fungono inoltre da concorrenza per gli investimenti locali, limitando le politiche monetarie e generando minore inflazione.
  • In secondo luogo, le criptovalute incoraggiano gli investimenti locali e fungono da complemento, non da sostituto, per tali investimenti. Poiché si tratta di un'alternativa al denaro tradizionale, le monete digitali disciplinano le politiche monetarie: questo non soltanto diminuisce ancora una volta l'inflazione, ma porta anche a maggiori rendimenti per gli investitori e di conseguenza ad un maggior numero di investimenti.
  • Infine, consentendo l'utilizzo delle criptovalute all'interno dell'economia locale, il governo stesso ottiene dei vantaggi, in quanto genera profitti grazie alla tassazione di questo più alto numero di investimenti.

Criptovalute e crisi valutarie

Prendendo infine in esame due crisi finanziarie relativamente recenti, vale a dire quella della lira turca e del peso argentino, gli autori del resoconto affermano:

"Una valuta digitale può avere un impatto significativo in un mercato emergente corrotto. Si definisce 'mercato emergente corrotto' un'economia con un alto tasso di volatilità, dove il governo impone politiche in base ai propri interessi personali piuttosto che a vantaggio del benessere dei cittadini."