Il governo cinese ha cercato in tutti i modi di indurre i cittadini a credere che Bitcoin (BTC) sarebbe divenuto privo di valore, nonostante le sue previsioni fino ad oggi si sono rivelate molto lontane dalla realtà. La criptovaluta originale ha guadagnato circa il 36% da quando il governo cinese ha dichiarato che sarebbe diventata ininfluente nel 2022.
Nel bel mezzo del mercato ribassista, la Cina ha cercato di capitalizzare il massiccio calo del mercato, avvertendo gli investitori di criptovalute che i prezzi di Bitcoin si sarebbero "diretti verso lo zero".
A giugno 2022, l'agenzia di stampa nazionale cinese, Economic Daily, ha pubblicato un avviso su Bitcoin per comunicare ai cittadini che l'asset fosse una "stringa di codici digitali" priva di valore.
"In futuro, quando la fiducia degli investitori crollerà o quando i Paesi sovrani dichiareranno illegale Bitcoin, esso tornerà al suo valore originale, che è assolutamente nullo", recitava l'articolo.
Sebbene sia ancora da stabilire se un giorno Bitcoin si dirigerà verso lo zero, non ha perso valore da quando il governo cinese ha lanciato l'avvertimento. Al contrario, dalla pubblicazione dell'articolo in poi Bitcoin è aumentato in modo significativo.
Secondo i dati di CoinGecko, Bitcoin era scambiato a circa 20.000$ quando l'Economic Daily ha pubblicato l'articolo a giugno 2022. Dodici mesi dopo, al momento della stesura, BTC è quotato a 29.152$, con un aumento di circa il 36%.

Ultimo anno di oscillazioni di Bitcoin. Fonte: CoinGecko

Nonostante i notevoli guadagni, nell'ultimo anno Bitcoin ha registrato forti fluttuazioni. A novembre 2022, la più grande criptovaluta per capitalizzazione di mercato è scesa fino a 15.700$. Successivamente, ad aprile 2023, Bitcoin ha varcato per un breve periodo la soglia dei 30.000$.
La Cina è stata uno dei primi Paesi al mondo a prendere provvedimenti normativi contro le criptovalute. Nel 2017, le autorità di regolamentazione cinesi hanno vietato agli exchange di criptovalute di fornire servizi nel Paese. Nonostante il divieto, Bitcoin ha proseguito il suo viaggio verso i massimi storici, con un'impennata del 1.900% fino ai 20.000$ di fine 2017.
Nel 2021, la banca centrale cinese ha annunciato un nuovo divieto sulle criptovalute, unendo le forze con diverse autorità cinesi per reprimere l'attività crypto locale. Pochi mesi dopo l'annuncio del divieto, Bitcoin ha toccato il suo massimo storico a circa 68.000$ a novembre 2021.
Nonostante il "crypto divieto" imposto nel 2021, la Cina è rimasta il secondo miner di Bitcoin al mondo. Il governo cinese sembra inoltre consentire ai cittadini di possedere criptovalute e proteggere i diritti degli investitori.

Traduzione a cura di Walter Rizzo