Il prezzo di Bitcoin (BTC) sta dimostrando una relativa stabilità intorno al livello dei 16.000$, segnando performance notevolmente migliori sia rispetto ai beni rifugio che agli asset di rischio, tra cui oro e azioni. Tuttavia, nel breve termine l’asset digitale si troverà ad affrontare l’importante ostacolo rappresentato dalle whale.

Il 12 novembre il prezzo di Bitcoin ha raggiunto 16.199$, scivolando a 15.600$ dopo qualche ora. Tuttavia si è ripreso rapidamente proseguendo fino ai 16.400$, un livello intoccato sin dalla celebre bull run del 2017. Al momento della stesura, sembra che l’asset digitale si sia stabilizzato intorno a 16.240$.

Le performance di Bitcoin, S&P 500 e oro nella scorsa settimana
Le performance di Bitcoin, S&P 500 e oro nella scorsa settimana. Fonte: TradingView.com

Bitcoin ha dato prova della sua resilienza sopra i 16.000$, storicamente un punto di inversione decisivo. Con il superamento di questa zona cruciale, il sentiment di mercato relativo alla principale criptovaluta è diventato estremamente ottimistico.

Tuttavia, questo potrebbe rendere il crypto asset e il mercato in generale vulnerabili a un sell-off delle whale. Gli investitori individuali ad alto patrimonio netto che possiedono grandi quantità di BTC, descritti come whale, preferiscono vendere a livelli caratterizzati da un’elevata liquidità.

In gran parte dei casi, i periodi più liquidi coincidono con i rialzi di BTC in un clima di forte ottimismo nel mercato.

I dati on-chain suggeriscono un probabile sell-off per BTC

Le whale possiedono più BTC del solito e ultimamente i depositi delle whale sui principali exchange sono aumentati. Questi due fattori mostrano che la probabilità di un sell-off causato dalle whale nel breve termine è elevata.

Quando l’indicatore Exchange Whale Ratio supera l’85%, segnala la possibilità di una correzione. Il CEO di CryptoQuant, Ki Young Ju, ha spiegato che l’85% è il livello di correzione, mentre il 90% è il livello di svendita.

Considerando che l’Exchange Whale Ratio si trova circa all’85%, Ki ha commentato che la “svendita di massa” appare improbabile ma potremmo assistere a delle correzioni minori.

I dati coincidono con il report pubblicato da Santiment, secondo cui il numero delle grandi whale di Bitcoin ha toccato un massimo annuale.

Gli analisti di Santiment hanno sottolineato che il numero di indirizzi appartenenti a whale di Bitcoin con più di 10.000 BTC ha raggiunto 111, confermando la fiducia delle whale.

Il numero di partecipanti in Bitcoin considerati whale
Il numero di partecipanti in Bitcoin considerati whale. Fonte: Santiment

Questo significa anche che attualmente il mercato di Bitcoin presenta un numero di whale stranamente elevato. Di conseguenza, se le whale iniziassero a realizzare profitti, potrebbero causare un pullback nel futuro prossimo. Gli analisti di Santiment hanno spiegato:

“Stai cercando una conferma che le whale di Bitcoin sono fiduciose nei loro asset? Il numero di indirizzi con almeno 10.000 $BTC ha appena raggiunto il massimo di 111 per il 2020. Inoltre, gli indirizzi con 1.000-9.999 $BTC sono solo 6 in meno dell’ATH di 2.135 wallet.”

Il futuro appare meno roseo per le altcoin

Le criptovalute alternative (altcoin) si trovano in una posizione precaria a causa dell’attuale ciclo dei prezzi di Bitcoin.

Se Bitcoin sale, continuerà a risucchiare volume dal mercato delle criptovalute. Di conseguenza, le altcoin potrebbero registrare prestazioni peggiori rispetto a Bitcoin e possibilmente anche contro il dollaro statunitense.

Al contrario, un crollo di Bitcoin potrebbe agitare il mercato, portando a una forte correzione per le altcoin. Un trader pseudonimo di derivati crypto conosciuto come “CoinMamba” ha commentato:

“Starei lontano dai long in qualsiasi ALT a questo punto. Se BTC scende crolleranno pesantemente. Quando iniziano a muoversi avrai tempo a sufficienza per trovare buone entrate. Quindi portate pazienza amici miei.”