Bitcoin si trova ad affrontare una dura battaglia per conquistare il supporto necessario in seguito ad un allarme macro che ha arrestato la corsa del bull market.
Nel giro di due giorni, le perdite di prezzo di Bitcoin (BTC) ammontano ad oltre 12.000 dollari, anche se gli analisti stanno ora puntando ad obiettivi ancora più bassi.
Analisi del prezzo di BTC avverte: I 90.000$ non sono un semplice dip
Il 19 dicembre la flessione di Bitcoin a 96.000 dollari ha gettato nel panico sia gli investitori privati che istituzionali. Le liquidazioni combinate nelle ultime 24 ore ammontano a quasi 900 milioni di dollari, in base ai dati forniti dalla risorsa di monitoraggio CoinGlass.
Liquidazioni totali. Fonte: CoinGlass
I dati diffusi dalla società di investimento britannica Farside Investors rivelano che i fondi negoziati in borsa (ETF) statunitensi su Bitcoin hanno registrato i maggiori deflussi netti, pari a 679 milioni di dollari.
Flussi netti degli ETF statunitensi su Bitcoin spot. Fonte: Farside Investors
Sebbene la scarica sia stata in qualche modo catartica, contribuendo ad eliminare l'eccessiva speculazione, gli operatori di mercato di lunga data temono che il peggio debba ancora arrivare.
Tra di loro figura BitQuant, noto per le sue prospettive rialziste di lungo periodo su Bitcoin e per aver spesso previsto i 95.000 dollari prima che il mercato superasse i vecchi massimi storici stabiliti a marzo di quest'anno.
Nei suoi ultimi post, BitQuant avvertì infatti che BTC/USD doveva ancora trovare un bottom più consistente e che il calo a 90.000 dollari registrato ad inizio mese non era tale.
“Mi dispiace, ma no, i 90.000$ non rappresentano il minimo”, dichiara.
Un grafico caricato originariamente il 10 dicembre ha utilizzato la teoria delle onde di Elliott per proiettare un possibile ribasso del prezzo di BTC verso la fascia degli 80.000 dollari.
“Per coloro che non intendono acquistare al prossimo ribasso, raccomando di allontanarsi dai grafici e di godersi la vita fino a quando l'astronave per la luna non sarà rifornita di carburante”, spiega.
Grafico a quattro ore di BTC/USD. Fonte: BitQuant/X
Obiettivi ancora più bassi provengono dalla piattaforma di dati on-chain Whalemap.
Analizzando le aree di maggiore accumulo da parte degli investitori dotati di grandi volumi dopo l'ultimo decremento, il team di Whalemap ha segnalato un'area di interesse al 30% al di sotto degli attuali prezzi spot.
"L'Onchain Volume Profile sta indicando un imponente accumulo di Bitcoin a 60-67.000$. Ed un'altra nuova area di accumulazione in formazione ai prezzi attuali”, riporta su X.
“Quindi, per gli HODLers di lungo termine là fuori - la ricompensa del rischio è ben definita sulla scala macro - non si scende sotto i 60ks a breve”.
Grafico di BTC/USD. Fonte: Whalemap/X
Bitcoin e criptovalute tra gli asset “estremamente vulnerabili"
Come riportato da Cointelegraph, i mutamenti nella politica macro statunitense hanno interrotto l'ampio rally degli asset di rischio, che secondo gli operatori risultava sempre più irrazionale.
La Federal Reserve ha provocato l'inversione di tendenza riducendo il ritmo dei tagli ai tassi d'interesse previsti per il 2025 in un contesto di inflazione in ripresa.
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“Sebbene sia facile attribuire la colpa del sell-off al taglio della Fed, riteniamo che la causa principale del crollo mattutino sia il posizionamento eccessivamente rialzista del mercato”, sintetizza la società di trading QCP Capital nel suo ultimo bollettino.
“Dalle elezioni, gli asset di rischio hanno goduto di un'impressionante corsa unilaterale, lasciando il mercato estremamente vulnerabile a qualsiasi shock”.
Grafico giornaliero di BTC/USD. Fonte: Cointelegraph/TradingView
Al momento della stesura, BTC/USD è quotato a circa 97.000 dollar, secondo Cointelegraph Markets Pro e TradingView, con un andamento piatto rispetto all'apertura giornaliera.