Il primo vicegovernatore della Banca Centrale della Federazione Russa ha affermato che la tecnologia blockchain si è dimostrata non essere la "soluzione universale" promessa da molti.

Durante un'intervista con Euromoney, Olga Skorobogatova a discusso di iniziative bancarie, di sandbox normativi e di altre esperienze con la blockchain condotte dall'istituzione.

La blockchain non è una soluzione per tutto

Dopo tre anni di sperimentazione con la piattaforma Masterchain — network blockchain locale che consente di trasferire dati finanziari sensibili — Skorobogatova ha commentato:

"La blockchain è ottima per cose come lettere di credito e garanzie, perché è una tecnologia che garantisce la fiducia."

Ha tuttavia aggiunto che la blockchain non rappresenta una miracolosa soluzione ad ogni problema:

"Ricordo ancora quel che mi dissero al tempo alcune aziende di tecnologia. 'Olga, fra cinque anni tutto si baserà sulla blockchain, non ci saranno altre tecnologie'. Io risposi che questa tecnologia avrebbe funzionato soltanto nei settori dove avrebbe potuto creare valore aggiuntivo, non ovunque. Il tempo ha dimostrato che avevo ragione."

Per quanto riguarda invece le criptovalute?

Skorobogatova ha poi sottolineato di non apprezzare particolarmente le criptovalute come mezzo di pagamento, in quanto presentano troppi rischi per i consumatori. Eccessiva volatilità, mancanza di alcun tipo di garanzia e utilizzo per il riciclaggio di denaro: sono questi a suo parere i principali problemi delle criptovalute.

Il vicegovernatore ha anche svelato che la banca centrale sta discutendo con gli altri organi di regolamentazione in merito alla questione delle stablecoin globali, ma per il momento non è stata presa alcuna decisione in merito.

La Banca Centrale della Federazione Russa ha preso in considerazione l'idea di lanciare una valuta digitale nazionale, ma secondo Skorobogatova un simile progetto non apporterebbe alcun reale vantaggio:

"Dal mio punto di vista, la grande domanda è se esiste alcun tipo di valore aggiunto – per l'economia, per i business o per i cittadini – nell'utilizzare Central Bank Digital Currency (CBDC). Chiaramente le persone vogliono pagamenti digitali rapidi, ma questo risultato può essere raggiunto con una piattaforma nazionale per pagamenti veloci.

Cosa offrono di fatto le CBDC? Finora, nessuno in Russia o nel resto del mondo è riuscito a dare una risposta convincente a questa domanda, e nemmeno a spiegare la differenza fra normali pagamenti elettronici e CBDC."

Il recente approccio della Russia a criptovalute e blockchain

Nel frattempo, la Russia ha ancora una volta posticipato il suo disegno di legge "Sugli Asset Finanziari Digitali". Anatoly Aksakov, presidente del Comitato Russo della Duma di Stato sui Mercati Finanziari nonché presidente del Consiglio Bancario Nazionale presso la Banca Centrale della Federazione Russa, ha ammesso che i precedenti ritardi nell'adozione di tale legge erano stati causati da alcuni disaccordi fra le autorità locali.

Aksakov ha infatti dichiarato che da una parte la banca centrale si è opposta alla legalizzazione delle criptovalute, mentre dall'altra la Duma di Stato si è detta favorevole al supporto di alcune iniziative crypto.

In data 24 marzo, il Ministero Russo dello Sviluppo Economico ha introdotto un disegno di legge che consente di testare criptovalute e blockchain all'interno di uno speciale sandbox normativo.