In occasione della Blockchain Week Rome 2023, abbiamo avuto occasione di intervistare Paolo Ardoino, CTO di Bitfinex e Tether.

Cointelegraph Italia: Hai dichiarato su Twitter che durante il tuo speech alla Blockchain Week Rome parlerai di BTC, Tether e libertà. In che modo questi temi sono connessi?

Paolo Ardoino: Secondo me, il mondo della finanza che Bitcoin ha creato non può essere limitato solo alle transazioni sulla blockchain. Bitcoin è lo strumento più libero di trasmissione di denaro mai stato creato. Ma oltre i pagamenti, dobbiamo pensare anche che questo strumento favorisce una comunicazione tra persone. Abbiamo un sistema perfetto: decentralizzato, inarrestabile e sicuro. Quel che manca è fare quanto è stato fatto per il mondo Bitcoin anche all’interno delle comunicazioni: vediamo come Telegram, WhatsApp e altri sistemi di chat siano banditi e controllati in alcuni Paesi. Manca il Bitcoin come comunicazione. Perché noi pensiamo che il concetto di sovranità individuale si traduca sia come libertà finanziaria – di trasmissione finanziaria – sia come libertà di comunicazione – freedom of speech

Come gruppo Tether e Bitfinex abbiamo investito in soluzioni tecnologiche che sono completamente P2P, senza possibilità di essere controllate o bloccate (neanche da noi che abbiamo in mano la tecnologia), per compensarle e completarle con la stessa filosofia BTC.

Cointelegraph Italia: All’interno del mercato attuale, in cui i token BRC-20 stanno mettendo in crisi la rete Bitcoin – soprattutto per quel che riguarda le gas fee – come credi che Bitcoin possa continuare a garantire sicurezza e stabilità? 

Paolo Ardoino: In realtà il concetto di BRC e Ordinals non va a inficiare dal punto di vista della sicurezza. Ovviamente il problema che stiamo vivendo in questi giorni è che le fee stanno aumentando per tutti gli utilizzatori di Bitcoin: tutti quelli che devono compiere transazioni e pagamenti "normali" si trovano con dei costi di transazioni lievitati. Questo è sicuramente molto fastidioso se occorre effettuare un pagamento.

Dal mio punto di vista, però, non possiamo controllare l’utilizzo di Bitcoin o ergerci a garanti di ciò che sia gusto o sbagliato. Se una funzionalità esiste, allora è diritto degli utenti utilizzarla. Bitcoin rimarrà sempre sicuro – è la soluzione più sicura che abbiamo a disposizione – ed è comunque scalabile grazie a soluzioni come Lighting Network. Quello che è successo in questi giorni dimostra semplicemente che tanti exchange hanno dormito per quattro anni non implementando soluzioni di scalabilità. Non facendolo, hanno dovuto ora chiudere temporaneamente la possibilità di effettuare transazioni in BTC per poter gestire questo incremento vertiginoso dei costi di transazione

Eleonora Pepe di Cointelegraph Italia (a sinistra) ha intervistato Paolo Ardoino (a destra) durante la Blockchain Week Rome 2023

Cointelegraph Italia: Passiamo al Plan B e Lugano: come sta andando il progetto?

Paolo Ardoino: Molto bene. In questo momento abbiamo oltre 250 negozi fisici sul territorio che stanno accettando BTC, Tether (USDT) e LVGA (la stablecoin della città di Lugano). Ad oggi il volume di transazioni è abbastanza importante, nonostante il progetto sia appena nato.

I commercianti sono interessati a questa nuova tecnologia, la considerano una nuova esperienza. Vi è una forte domanda da parte dei consumatori stranieri, che in linea di massima conoscono meglio il mondo crypto. È qualcosa che sta rinvigorendo le possibilità: è un fattore positivo sia a livello di amministrazione che di popolazione locale.

Cointelegraph Italia: Credi che i commercianti stiano abbracciando il Plan B per finalità di marketing, oppure per una reale percezione dei vantaggi del progetto? 

Paolo Ardoino: Abbiamo sin dall’inizio voluto fare un’operazione che fosse fisica sul territorio. Molto spesso gli exchange competitor vanno in giro per il mondo, scattando foto con ministri o personaggi di spicco... e nient'altro. Ma queste cose non portano a niente. Noi invece abbiamo messo il cuore in un progetto, facendo uno sforzo importante ma comunque sostenibile e possibile già in 250 negozi. Siamo convinti che fra un anno arriveremo a mille punti vendita, coprendo dunque tutti i negozi base di Lugano.

Abbiamo ideato un evento – il Plan B Forum – che si svolge ad ottobre e riunisce la maggior parte dei Bitcoiner e degli influencer dal punto di vista filosofico e Bitcoin: anche questo sta portando tanto valore alla città, attirando moltissime persone da ogni angolo del mondo. Vi è anche stato un caso eclatante, ovvero quello del McDonalds di Lugano: due persone sono state riprese mentre pagavano in BTC per dei caffè. Il video è stato visto da milioni di persone in tutto il pianeta. È un modo per portare Lugano ad essere un centro importante nel mondo delle criptovalute e della blockchain. È un processo che richiede tempo, e ci vogliono anni per ottenere risultati importanti. Ma si inizia proprio così.

Cointelegraph Italia: Veniamo ora all’Italia. Come sta cambiando il mercato dopo l’approvazione del MiCA da parte del parlamento? 

Paolo Ardoino: Qualche giorno fa sono stato a Bruxelles per discutere dell’approccio MiCA, sia per la regolamentazione delle criptovalute che in particolare delle stablecoin. È sicuramente un framework abbastanza promettente, ma in realtà ci sono ancora alcuni dubbi: ad esempio, tutto quello che riguarda le limitazioni o i controlli specifici sono ancora abbastanza oscuri, i limiti che verranno imposti alle varie criptovalute e stablecoin rimangono poco chiari.

È ancora troppo presto per capire esattamente se avrà un effetto positivo o negativo sull'adozione del mondo blockchain. Io credo che i regolatori capiscano che fa parte anche del nostro lavoro parlare e spiegare i vantaggi di questa tecnologia. La regolamentazione è importante, ma deve sostenere la tecnologia stessa.

Cointelegraph Italia: Alla Blockchain week di Parigi hai dichiarato che USDT è l’asset più sicuro. Lo pensi ancora? 

Paolo Ardoino: Secondo me non esiste niente di più sicuro e decentralizzato di Bitcoin.