BMW ha completato un progetto sperimentale con la startup DOVU, che ne ha delineato i dettagli in un post sul suo blog ufficiale. L'idea è caratterizzata da un sistema a premi basato sul token ERC-20 di DOVU (DOV), che incoraggia i guidatori a tenere traccia del chilometraggio dei veicoli in leasing.
Nel post, DOVU precisa che preservare il valore di mercato residuo dei veicoli in leasing è "letteralmente la fonte principale di guadagno di BMW", e specifica che il chilometraggio è il fattore più importante per determinare il valore di rivendita del veicolo in questione.
Tuttavia, secondo DOVU gli attuali sistemi di gestione del chilometraggio sono inadeguati:
"Attualmente, BMW monitora il chilometraggio dei suoi veicoli attraverso le schede carburante. Quando un guidatore rifornisce il veicolo, la stazione di servizio deve memorizzare il chilometraggio e stamparlo sulla ricevuta. Per diverse ragioni, tra cui errori di battitura ma anche semplici sviste, questi dati sono inconsistenti e spesso inutili."
Il progetto ha testato un sistema a premi basato su token, nel quale i dati sul chilometraggio vengono comunque inseriti manualmente dai guidatori, ma con l'ausilio di un app che funge da wallet di token DOVU, utilizzati per incentivare gli utenti a registrare i dati indicati dal loro cruscotto settimanalmente.
Secondo il post di DOVU, i numeri verranno identificati utilizzando l'OCR e il machine learning e convertiti poi in interi che possono essere verificati e archiviati sulla blockchain. Uno smart contract ricompenserà i guidatori con 1 DOV per ogni invio.
A febbraio, Porsche è stata la prima casa automobilistica a sperimentare sistemi blockchain per i guidatori e per le macchine a guida autonoma. Ford ha presentato una domanda di brevetto simile, che mira ad influenzare il comportamento degli utenti utilizzando lo scambio di token per facilitare il flusso del traffico.