Un rialzo verso i 40.000$ nel mercato di Bitcoin (BTC) rischia di esaurirsi mentre i future del Chicago Mercantile Exchange aprono la sessione di lunedì con un gap da 1.575$, il primo dal 17 maggio.

I rischi di correzione sono accentuati dalle recenti contrazioni ribassiste tracciate da Bitcoin in prossimità dei 40.000$. Inoltre, il gap sul CME si è formato tra la chiusura di venerdì a 37.325$ e l’apertura di lunedì a 38.900$, aumentando le probabilità che la prossima correzione spingerà il lato delle offerte almeno a 37.325$.

Questo scenario si basa sulla nozione psicologica diffusa tra i trader secondo cui BTC/USD inverte i suoi trend per colmare i gap dei future su Bitcoin in oltre il 90% dei casi. Per esempio, il prezzo ha colmato parzialmente un gap apparso durante il week-end del 17-18 aprile dopo 11 giorni.

Similmente, a maggio 2020 la candela mancante del week-end tra 8.795$ e 10.010$ è stata colmata immediatamente dopo la sua formazione.

Le linee viola mostrano i gap dei future su Bitcoin del CME colmati, quelle nere mostrano i gap non colmati
Le linee viola mostrano i gap dei future su Bitcoin del CME colmati, quelle nere mostrano i gap non colmati. Fonte: TradingView

Tuttavia, nel corso del 2020 e nei primi mesi del 2021, il trend rialzista supersonico del mercato di Bitcoin ha lasciato molti vuoti sul grafico. L’ultimo di questi grandi gap è apparso durante il week-end lungo di Natale dell’anno scorso, ampio circa 2.900$ tra i livelli di 23.745$ e 26.650$, e non è ancora stato colmato. Un altro CME gap, risalente a inizio dicembre 2020, rimane intoccato tra i 18.020$ e i 19.155$.

Il periodo massimo tra la formazione di un CME gap e il ritorno del prezzo a colmarlo è di tre mesi. In questo caso, il vuoto è apparso a giugno 2019 ed è stato rivisitato a settembre 2019.

Ci sono voluti tre mesi ai trader di future su Bitcoin per colmare il CME gap di giugno 2019
Ci sono voluti tre mesi ai trader di future su Bitcoin per colmare il CME gap di giugno 2019. Fonte: TradingView

Fondamentali

Tra giugno e settembre 2019, i fondamentali macroeconomici hanno svolto un ruolo centrale, mantenendo i prezzi di Bitcoin lontani dai suoi CME gap più bassi. Innanzitutto, molti investitori hanno comprato Bitcoin come bene rifugio mentre la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina gravava sulla crescita globale e sul sentiment di mercato.

Inoltre, l’arrivo di Facebook nel settore delle criptovalute con il lancio di Libra ha creato nuove opportunità rialziste per Bitcoin.

Nel 2020, la forte politica espansionistica della Federal Reserve ha conferito a Bitcoin un supporto rialzista. La banca centrale statunitense ha spinto i suoi tassi d’interesse di riferimento quasi a zero dopo il crollo del mercato globale avvenuto a marzo 2020.

Allo stesso tempo, la Fed ha iniziato ad acquistare obbligazioni governative e security garantite da ipoteche al ritmo di 120 miliardi di dollari al mese. Questo ha indebolito l’interesse degli investitori per i rendimenti dei Treasury e per il dollaro statunitense, rendendo invece più attraenti Bitcoin, l’oro e le azioni come beni rifugio alternativi.

Diversi investitori veterani, tra cui Stanley Druckenmiller e Paul Tudor Jones, hanno annunciato la loro esposizione nei mercati di Bitcoin dopo le misure espansionistiche della Fed. Nel frattempo, Tesla, MicroStrategy, Square, Ruffer, Seetee e altre grandi aziende hanno aggiunto Bitcoin ai propri bilanci, spinti da timori inflazionistici.

Tutto questo ha impedito ai trader di colmare i CME gap a 23.745$-26.650$ e 18.020$-19.155$ persino a cinque mesi dalla loro formazione.

Un analista su Twitter, conosciuto con lo pseudonimo xCaeser, ha suggerito ai trader di osservare i 34.000$ come livello di confine per determinare la prossima tendenza del mercato. In un tweet pubblicato dopo il crollo del 19 maggio, xCaesar ha sottolineato che proteggere il supporto a 34.000$ aumenterà le probabilità di un rally verso i 47.000$, aggiungendo:

“Se i 34.000$ non reggono punterò ai 23.300$ e all’ultimo CME gap rimasto da colmare.”

Bitcoin è sceso sotto i 34.000$ più volte dopo il 19 maggio, ma la criptovaluta è rimbalzata in maniera decisa dalla zona tra 30.000$ e 32.000$, che ha rappresentato un solido supporto dopo ogni movimento ribassista.

Un gap rialzista all’orizzonte

Dopo aver sfiorato i 65.000$ a metà aprile, il prezzo di Bitcoin è diminuito a causa della vendita di realizzo, lasciando un CME gap tra i 49.215$ e i 45.295$: la candela mancante non è ancora stata colmata.

Questo pone Bitcoin in un setup tecnico contrastante: il prezzo potrebbe correggersi ulteriormente dopo il rigetto dalla resistenza a 40.000$ e colmare il CME gap a 37.325$-38.900$, oppure potrebbe proseguire al rialzo per colmare il CME gap a 45.295$-49.215$.

Anche i dati sugli exchange forniti dalla piattaforma di analisi on-chain CryptoQuant indicano l’arrivo di un conflitto direzionale nel mercato di Bitcoin. Nelle ultime sessioni, afflussi e deflussi di BTC da e verso gli exchange sono diminuiti. Nel frattempo, il numero di indirizzi di afflusso è calato, mentre gli indirizzi di deflusso sono crollati a un minimo intoccato da un anno:

“Il sentiment contrastante in $BTC influenza negativamente prelievi e depositi da exchange. Gli indirizzi di afflusso stanno diminuendo. Gli indirizzi di deflusso stanno diminuendo e hanno raggiunto un minimo annuale a 15.500.”

Inoltre, Elon Musk ha annunciato che Tesla ripristinerà l’opzione di pagamento in Bitcoin quando “verrà confermato un consumo energetico ragionevolmente (~50%) pulito da parte dei miner.” L’imprenditore miliardario ha rivelato lo sviluppo in una risposta ai commenti di Magda Wierzycka, CEO di Sygnia, che ha accusato Musk di aver manipolato il mercato.

Correlato: CEO di Sygnia critica Elon Musk per il suo presunto pump and dump di Bitcoin

I prezzi di Bitcoin hanno mantenuto una buona crescita dopo il commento di Musk,” ha affermato Yuriy Mazur, direttore dell’analisi dei dati presso CEX.IO Broker, aggiungendo che questo aumenta il potenziale di un rally verso il CME gap a 45.295$-49.215$:

“Al momento sembra che i prezzi stiano calando dai livelli più alti nelle ultime 24 ore: se i compratori influenzati da Musk dovessero decidere di svegliare il mercato, ne seguirà un picco sorprendente.”

I tweet di Musk sono stati determinanti nel crollo del 19 maggio che ha portato il prezzo di Bitcoin da 43.500$ a 30.000$. La sua compagnia, Tesla, possiede ancora circa 1,3 miliardi di dollari in BTC come alternativa al contante.