Un inizio di dicembre impegnato per Chainlink, almeno dal punto di vista dello sviluppo. Il programma di staking di Chainlink (LINK) è stato avviato in modalità accesso anticipato il 6 dicembre, e successivamente ampliato a tutti gli utenti l'8 dicembre.
Secondo gli sviluppatori di Chainlink, lo staking migliorerà l'ecosistema di nodi del progetto:
"Gli staker potranno accedere a ricompense per lo staking per proteggere la rete, attraverso avvisi tempestivi e validi. In futuro anche per slashing e loss protection."
Storicamente, aggiornamenti tanto importanti accrescono l'attività on-chain degli utenti. Secondo la società d'analisi Arkham, Chainlink non fa eccezione:
"Chainlink Staking è andato live 19 ore fa. I 'Link Marines' hanno inondato il contratto con i loro depositi, che superano gli 11 milioni di token Chainlink.
In altre parole, oltre 77,7 milioni di dollari in LINK sono stati depositati nel contratto. Il primo e più grande deposito finora è stato di 500.000 LINK, o 3,64 milioni di dollari."
Chainlink Staking went live 19 hours ago. $LINK marines have flooded the contract with their deposits exceeding 11M Chainlink tokens.
— Arkham | Crypto Intelligence (@ArkhamIntel) December 7, 2022
Meaning, over $77.7M of $LINK has been deposited in the contract currently.
The first, and largest, deposit so far was 500k LINK or $3.64M. pic.twitter.com/aB6elCM5PE
Ma nonostante gli ottimi sviluppi tecnici e l'enorme trazione da parte del pubblico, il prezzo di LINK è sceso del 4% rispetto al 6 dicembre.
La maggiore emissione di LINK spaventa gli investitori
Per incoraggiare l'adozione nelle prime fasi del programma, Chainlink ha fissato una quantità minima d'emissione: i partecipanti allo staking riceveranno un rendimento annuale minimo garantito del 5%, mentre gli operatori dei nodi del 7%. Si prevede inoltre che gli staker della community perderanno la fee dello 0,25% a favore degli operatori dei nodi.
A causa di queste modifiche vi è la possibilità che LINK diventi iper-inflazionistico, senza commissioni sufficienti per sostenere le ricompense.
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Sebbene le ricompense per lo staking siano bloccate per 9-12 mesi, il prezzo di LINK non ha risposto bene ai recenti sviluppi. Dopo aver raggiunto un picco mensile di 9,30$, il valore dell'asset è sceso a 6,80% il 7 dicembre, poco dopo il lancio dello staking.
Ciononostante, le menzioni sui social sono in forte crescita:
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Ray Salmond, Head of Markets di Cointelegraph, ha commentato:
"I prezzi delle criptovalute sono in calo su tutta la linea, probabilmente a causa dell'avversione al rischio dei trader in vista della riunione della Federal Reserve del 13 dicembre. Da un punto di vista più granulare, gli aggiornamenti al mainnet e i lanci dei programmi di staking tendono a seguire una dinamica 'buy the rumor, sell the news'. In tal caso, LINK non sembra andare controtendenza.
Allo stesso tempo, possiamo vedere anche ApeCoin ritirarsi alla vigilia del lancio del suo programma di staking. Dal punto di vista dell'analisi tecnica, il prezzo di LINK rimane nel suo range a 211 giorni, compreso fra 9,50 e 5,60 dollari. Sebbene il prezzo sia al di sotto della linea mediana del range, attualmente sta testando la media mobile a 20 giorni e le precedenti correzioni hanno trovato supporto a 6,0$ e 5,50$."
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Il programma di staking di LINK potrebbe essere vantaggioso per la longevità dell'ecosistema Chainlink, ma il mercato sta rispondendo negativamente. Col tempo gli investitori potrebbero iniziare a comprendere più a fondo le dinamiche di staking ed emissione di LINK: se dovessero dimostrarsi sostenibili, il prezzo dell'asset potrebbe nuovamente crescere.