Great North Data, società canadese di mining, ha presentato un’istanza di fallimento per insolvenza. Secondo quanto riportato dalla Canadian Broadcasting Corporation, pare che l'azienda possedesse un debito di 10 milioni di dollari, a fronte di un'attività il cui valore ammontava a soli 3,5 milioni.

Passività in capo allo Stato

Great North Data è debitrice di 238.080$ nei confronti della Business Investment Corporation, di proprietà del governo della provincia canadese Terranova e Labrador. In seno a tale società, la Great North Data aveva assicurato immobili, terreni, macchinari e strumentazione.

Pare che la Atlantic Canada Opportunities Agency sia creditore chirografario per 213.868$ e che nel 2015 abbia versato in favore della società un finanziamento pari a 379.637$.

Condizioni difficili

Il settore è diventato sempre più difficoltoso per i miner: ad esempio, a gennaio la società di mining Giga Watt, al tempo fra le cinque più grandi al mondo, ha chiuso i battenti dichiarando “lo stato di insolvenza e l’incapacità di ripagare i propri debiti”. 

A ottobre BCause Mining, società di mining di Bitcoin (BTC) sita a Virginia Beach (USA), è stata sottoposta ad una procedura di liquidazione coatta che ha portato anche al licenziamento dei suoi 27 dipendenti.

Intanto la società di mining Bitfarms sta ampliando la sua attività nonostante le lamentele dei residenti della città di Sherbrook, in Québec. Bitfarms gestisce cinque mining farm in Québec che utilizzano l’energia idroelettrica a basso costo del luogo. Tuttavia, i soggetti che abitano vicino a questi edifici si lamentano del rumore insostenibile e delle vibrazioni che proverrebbero dagli stabilimenti.