ADA, la valuta della Cardano Foundation, il 12 febbraio ha raggiunto un picco di 0,97$ dopo aver iniziato l'anno a 0,18$; il prezzo si è poi leggermente contratto e attualmente oscilla attorno agli 0,82$.
A parte le tendenze macro nel settore crypto che, spingendo verso l'alto il prezzo degli asset di punta come Bitcoin (BTC) ed Ether (ETH) hanno anche trainato altcoin come LINK e DOT, la crescita di Cardano potrebbe essere attribuita agli aggiornamenti recentemente apportati al network.
Il 3 febbraio la società che sviluppa Cardano, la Input Output Hong Kong (IOHK), ha condotto con successo un hard fork e applicato l'aggiornamento Goguen, noto anche come “Mary”, al testnet di Cardano. Questo passaggio trasforma la blockchain in una rete multi-asset simile a Ethereum.
Il lancio del mainnet è previsto per la fine di febbraio. Le altre caratteristiche dell'aggiornamento Goguen saranno lanciate simultaneamente, seguendo le diverse fasi della roadmap di Cardano.
In termini di funzionalità, questo aggiornamento equiparerebbe i token nativi di Cardano agli ERC-20 fungibili e agli ERC-721 non fungibili presenti su Ethereum. In altre parole, per la prima volta gli utenti sulla blockchain di Cardano saranno in grado di creare i propri token. Ma a parte queste somiglianze, i token di Cardano ed Ethereum presentano delle differenze di design.
Qual è la differenza fra Ethereum e Cardano?
La prima grande differenza è che, in seguito all'aggiornamento, non ci saranno "commissioni di esecuzione", che di solito vengono addebitate ad un utente quando interagisce con un token smart contract sulla blockchain di Ethereum: tali commissioni sono più comunemente note come “gas fee”.
La recente bull run di ETH, degli altri token presenti sulla medesima blockchain, ha portato a gas fee estremamente elevate, che di fatto impediscono agli utenti più piccoli di interagire col network. Hinrich Pfeifer, segretario generale della Cardano Foundation, ha discusso con Cointelegraph di come i token nativi di Cardano si differenziano in questo aspetto:
"Su Cardano, i token nativi vengono 'forgiati' on-chain senza bisogno di uno smart contract. Non viene quindi richiesta alcuna commissione per transare token nativi sul network.
L'invio di token richiede invece una fee nominale (chiamata 'min-ada-value'), pagabile in ADA, da inviare insieme ai token. È anche possibile raggruppare più token nativi insieme e inviarli in una sola transazione (questo aumenta il 'min-ada-value'). Tuttavia, questa commissione non dipende dalla congestione della rete, né si basa sull'esecuzione di smart contract."
Non avere bisogno di smart contract per creare i token porta anche altri vantaggi: i malintenzionati non possono sfruttare le vulnerabilità dei contratti, l'errore umano e altre simili falle nella sicurezza. Lo scorso anno, lo stesso co-fondatore di Ethereum Vitalik Buterin ha messo in guardia la community da questi problemi.
Pfeifer ha ulteriormente chiarito:
"La possibilità di rubare fondi attraverso un exploit dello smart contract adesso è stata eliminata. [...] I token nativi definiti dall'utente usano la stessa logica di base dei token della stessa blockchain di Cardano.
Il linguaggio di scripting di Cardano non ha numeri interi a dimensione fissa, e il registro distribuito tiene traccia dei movimenti dei token e gestisce la loro logica."
James Beck, director of communications and content presso ConsenSys, società che si occupa di sostenere l'infrastruttura di Ethereum, ha spiegato come Ethereum affronta questi rischi legati agli smart contract:
"Ethereum supporta gli smart contract dal 2015, ma il loro sviluppo è ancora un campo in maturazione. Con Ethereum, ogni settimana vengono scoperti bug e rischi per la sicurezza, che vanno poi aggiunti ai registri delle best practice."
ADA in lotta per il quarto posto su CoinMarketCap
ADA ha recentemente raggiunto il prezzo più alto degli ultimi tre anni, scavalcando DOT e XRP e divenendo la quarta criptovaluta più grande del settore. A differenza di valute come Dogecoin (DOGE), che hanno guadagnato un mucchio di attenzione soltanto grazie al potere dei meme, la crescita di Cardano può essere attribuita ai suoi solidi fondamentali.
Marie Tatibouet, chief marketing officer di Gate.io, piattaforma di trading di asset digitali, ha detto a Cointelegraph che il team guidato da Charles Hoskinson "ha adottato un approccio 'research-first' per risolvere i vari problemi che affliggono il moderno ecosistema blockchain: mancanza di velocità, commissioni elevate, ecc.”
Ha poi aggiunto:
"Per esempio, l'algoritmo Ouroboros di Cardano è stato il primo algoritmo di consenso peer-researched nel mondo. [...] La loro enfasi sul lavorare molto prima di lanciare il prodotto li ha aiutati immensamente".
Dal momento che gli investitori istituzionali sono un importante catalizzatore del mercato crypto, Cardano intende attirare maggiormente la loro attenzione rispetto ad altri protocolli blockchain:
"Ci aspettiamo che la value proposition di Cardano, in particolare il grado di sicurezza e accessibilità che è garantito attraverso i nostri token nativi e l'attenzione ai metodi formali, si rivelerà popolare tra le istituzioni e le imprese. Altri protocolli blockchain hanno avuto problemi di sicurezza molto gravi ed enormi perdite di valore tramite exploit di smart contract. A sua volta, questo ha spinto le istituzioni ad essere estremamente caute nell'esplorare soluzioni basate su blockchain."
Inoltre, il fatto che Cardano sia stato implementato in Haskell, un linguaggio di programmazione funzionale noto per le sue applicazioni ad alta affidabilità, potrebbe aprire diversi casi d'uso di business che coinvolgono grandi imprese e persino i governi:
"Cardano potrebbe essere in grado di attrarre una quota di mercato completamente diversa da Ethereum, quella delle soluzioni di identità a livello nazionale, infrastrutture finanziarie back-end e potenti casi d'uso aziendali."
Ethereum rimane il leader
Anche se il concetto di "Ethereum killer" esiste più o meno da quando il network di Buterin ha conquistato il monopolio nel settore degli smart contract, ancora nessun progetto è riuscito ad attirare la mole di utenti e sviluppatori di Ethereum.
Un aspetto importante da considerare per valutare i potenziali concorrenti di Ethereum è il problema della scalabilità, che Ethereum 2.0 si propone di risolvere con il passaggio ad un protocollo Proof-of-Stake. La scalabilità di Cardano dovrebbe arrivare tramite Hydra, con più "teste" che offrono un elevato throughput di transazioni, che si misura in transazioni al secondo (TPS). Ogni testa di Hydra potrà potenzialmente elaborare fino a 1.000 TPS.
Pfeifer ha comunque sottolineato che i TPS non sono l'unica misura della scalabilità, poiché diversi tipi di transazioni possono avere luogo sulla medesima blockchain:
"In futuro, ogni nodo di Cardano (agevolato dai nostri stake pool operator) potrebbe gestire una testa di Hydra. Pertanto, il TPS della rete Cardano potrebbe scalare di conseguenza con il numero di stake pool che eseguono una testa Hydra"
Attualmente ci sono oltre 1.400 stake pool indipendenti che operano sulla blockchain di Cardano. Detto questo, Ethereum vanta il maggior numero di sviluppatori, che stanno costruendo applicazioni e interfacce ampiamente utilizzate come MetaMask, Compound e Protocol, nonché migliorando il protocollo della blockchain stessa.
Beck ha messo a confronto i numeri di Ethereum con quelli di Cardano:
"Ethereum è ancora il protocollo blockchain più attivamente sviluppato, con 42.457 commit al suo codice da una media di 220 sviluppatori attivi mensili. Cardano non è così indietro, con 37.327 commit, ma IOHK è anche coinvolto in Ethereum Classic, il che potrebbe gonfiare i dati che vengono attribuiti al protocollo."
Un'elevata attività da parte degli sviluppatori è fondamentale per la crescita di qualsiasi blockchain. È anche importante creare standard e best practice per gli smart contract, come Ethereum ha tentato di fare. Infine, il problema dello scaling è risolvibile tramite reti layer-2, come Optimist Rollups e ZK-Rollups, che, come Beck ha sottolineato, diminuiscono "le fee e la congestione della rete, aumentando il throughput della blockchain a oltre 1.000-2.000 TPS".
La legge di Metcalfe afferma che il valore di una particolare rete è direttamente proporzionale al numero di utenti nella rete stessa. Questa potrebbe essere la caratteristica più importante per valutare un network, in quanto allude all'attività che si svolge sulla blockchain. Da questo punto di vista, Ethereum surclassa Cardano: gli indirizzi attivi giornalieri sono oltre 760.000 rispetto ai circa 71.000.
Indipendentemente dalle applicazioni e dalle rivalità, vere o percepite, a questo punto è evidente che Ethereum sia ancora molto più avanti di Cardano, considerando gli utenti e il numero di applicazioni DeFi basate sulle rispettive blockchain.
È probabile che Cardano, nel tempo, possa raggiungere Ethereum, il che potrebbe portare alcune applicazioni DeFi a migrare da un network all'altro, come fatto da DNATags recentemente.
Pfeifer, tuttavia, affronta il tema della rottura dell'egemonia di Ethereum con una prospettiva positiva:
"È molto probabile che in futuro nel settore coesisteranno diversi protocolli blockchain. Ogni società che lavora con Cardano si concentra sull'interoperabilità per il bene dell'intero settore blockchain, piuttosto che sulla competizione diretta e sul confronto. Siamo aperti a lavorare con altre blockchain."