Gli exchange di criptovalute centralizzati (CEX) costituiscono ancora la chiave per richiamare un maggior numero di utenti retail mainstream, man mano che il settore si riprende dal collasso dell'exchange FTX.
Nonostante il crollo del famigerato exchange, che ha causato la perdita di almeno 8,9 miliardi di dollari di fondi degli utenti, i CEX rimangono il primo livello di interazione per gli utenti retail che acquistano le loro prime criptovalute.
Secondo Ruslan Fakhrutdinov, fondatore e CEO della piattaforma di trading di criptovalute X10, i prossimi 100 milioni di utenti retail probabilmente entreranno nel settore attraverso i CEX. Intervistato in esclusiva da Cointelegraph, Fakhrutdinov ha dichiarato che gli exchange centralizzati traineranno con ogni probabilità l'adozione da parte degli utenti:

"Per ora gli exchange centralizzati sono in testa alla classifica. Tuttavia, quanto giungono nuovi utenti nel settore, è molto più facile portarli da un exchange centralizzato ad uno ibrido, piuttosto che inserirli in un contesto completamente nuovo".

Il motivo principale per cui i nuovi investitori optano per i CEX è l'elemento di fiducia nella società sottostante, oltre ad un'esperienza di trading più intuitiva.
Al fine di attirare gli investitori retail convenzionali, gli exchange ibridi e decentralizzati necessitano di una migliore user experience e di rinnovati sforzi di marketing, sostiene Fakhrutdinov:

"Gli exchange ibridi perseguono un mercato crypto nativo. Per attirare il retail regolare, il loro approccio al marketing richiede un approccio un po' diverso. Occorre che sia più simile a quello dei normali think tank che a quelli crypto".

X10 si posiziona come una piattaforma exchange ibrida ed è stata fondata da membri del team che in precedenza hanno lavorato presso la neobanca Revolut. La sua infrastruttura è dotata di un order book ibrido a limite centrale che esegue i settlement delle transazioni on-chain attraverso il sistema layer-2 di StarkEx.

Crypto exchange ibridi potrebbero ristabilire la fiducia dopo il crollo di FTX

In contrasto con l'etica della decentralizzazione di Bitcoin (BTC), i CEX sono controllati da una società o da una compagnia centrale, creando vulnerabilità di terze parti.
Nonostante le alternative emergenti, come gli exchange decentralizzati (DEX) ed ibridi, i CEX controllano la maggior parte del volume di scambi delle crypto.
Secondo Dune, il volume di trading cumulativo sui DEX ha raggiunto un totale di 3,56 miliardi di dollari nelle ultime 24 ore, un valore quattro volte inferiore rispetto ai 15,1 miliardi di dollari di volume di trading accumulati da Binance, il più grande CEX al mondo.

Statistiche giornaliere su DEX. Fonte: Dune

Gli exchange ibridi stanno emergendo come una soluzione intermedia tra i CEX e i DEX, combinando il flusso di lavoro e l'esperienza di trading degli exchange centralizzati con gli elementi non custodial degli exchange decentralizzati.
Secondo Fakhrutdinov, gli exchange ibridi potrebbero contribuire a ripristinare la fiducia nell'industria, a seguito del collasso di FTX:

"Attualmente direi che la prossima generazione di crypto exchange dovrebbe essere trustless, ma non necessariamente permissionless".

L'acquisizione di Bitstamp da parte di Robinhood è un segnale positivo per l'adozione da parte delle istituzioni

Il 6 giugno, l'app di trading di titoli Robinhood ha annunciato l'acquisto del crypto exchange Bitstamp tramite un'operazione da 200 milioni di dollari, consentendo all'app di servire i clienti istituzionali negli Stati Uniti.
Unitamente al lancio del crypto exchange da parte di Revolut, si tratta di chiari segnali positivi per l'adozione delle crypto da parte degli istituzionali, che apporteranno più "flussi retail" nel settore, ha spiegato Fakhrutdinov:

Ruslan Fakhrutdinov, CEO di x10, ospite di Cointelegraph. Fonte: Cointelegraph

Come è noto, ad inizio maggio la popolare neobank globale Revolut ha lanciato il suo crypto exchange per gli utenti del Regno Unito.

Traduzione a cura di Walter Rizzo