Chainalysis, società di intelligence blockchain con sede negli Stati Uniti, ha raccolto altri 6 milioni di dollari da due importanti investitori giapponesi, come confermato in un post del 16 aprile.

La compagnia, che a febbraio ha ottenuto 30 milioni di dollari poco dopo l'apertura del suo round B di finanziamento, ha accennato ad una possibile integrazione della sua tecnologia nelle banche e nelle altre istituzioni finanziarie del mercato giapponese.

Tra i responsabili dell'ultimo investimento compaiono i nomi della società di venture capital Sozo Ventures e del Mitsubishi UFJ Financial Group (MUFG), quest'ultimo già attivo nel settore blockchain.

"La tecnologia di conformità di Chainalysis fornisce informazioni approfondite e controlli antiriciclaggio necessari alle banche per rispettare i framework normativi della prossima generazione", ha commentato Nobutake Suzuki, presidente e CEO di MUFG Innovation Partners:

"L'annuncio di oggi segna il nostro impegno congiunto a far crescere il settore delle criptovalute in Giappone e nella regione dell'Asia Pacifica."

Come riportato da Reuters, nell'ultimo anno gli investimenti contratti da Chainalysis sono aumentati di ben 16 volte. Il Giappone, in particolare, sembra sempre più intenzionato a rendere il suo ecosistema il più robusto possibile, e i regolatori hanno cominciato ad approvare i primi exchange registrati.

"Stiamo valutando l'apertura di un ufficio in Giappone nel prossimo anno, ma non abbiamo ancora una tempistica specifica", ha dichiarato il CEO di Chainalysis Michael Gronager.

Intanto, in questa settimana, ST Blockchain ha investito 200 milioni di dollari nella Blockchain Exchange Alliance, la società madre dell'exchange di criptovalute sudcoreano Bithumb.