I ricercatori di un think tank statale cinese hanno lanciato l'idea di una moneta digitale per tutta l'Asia, con l'obiettivo di ridurre la dipendenza da un'economia basata sul dollaro statunitense. 

Le opinioni dei ricercatori Liu Dongmin, Song Shuang e Zhou Xuezhi della Chinese Academy of Social Sciences (CASS), secondo cui la creazione di uno yuan asiatico ridurrebbe la dipendenza dell'Asia dal dollaro, sono state pubblicate online a fine settembre sulla rivista World Affairs.

Come le analoghe valute digitali delle banche centrali (CBDC) già esistenti e sperimentate, i ricercatori affermano che la distributed ledger technology (DLT) costituirebbe il supporto per il token asiatico, che sarebbe agganciato a un "pacchetto" di 13 valute.

Tra le valute ci sarebbero quelle di tutti i 10 Paesi membri della Association of Southeast Asian Nations (ASEAN), oltre allo yuan cinese, allo yen giapponese e al won sudcoreano, secondo i ricercatori.

"Gli oltre 20 anni di profonda integrazione economica in Asia orientale hanno gettato una buona base per la cooperazione valutaria regionale. Le condizioni per la creazione dello yuan asiatico si sono gradualmente formate", scrivono i ricercatori nella rivista pubblicata dal South China Morning Post.

La rivista è affiliata al Dipartimento degli Affari Esteri cinese e i ricercatori provengono "dall'Institute of World Economics and Politics", una delle tante unità di ricerca della CASS, un think tank legato al partito di governo del Paese.

Il dollaro americano e, più recentemente le criptovalute, sono diventate un metodo popolare per coloro che vivono nel Sud-Est asiatico per condurre affari, inviare rimesse e coprirsi dall'inflazione delle rispettive valute locali.

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La ricerca è arrivata poche settimane prima di una pietra miliare del progetto pilota CBDC cinese: il 10 ottobre la Bank of China ha dichiarato che il suo e-CNY ha effettuato transazioni per un valore di circa 14 miliardi di dollari, pari a 100 miliardi di yuan, e che circa 5,6 milioni di negozi commerciali supportano già lo yuan digitale.

La banca centrale del Paese partecipa anche al Project Inthanon-LionRock, una sperimentazione di CBDC per pagamenti transfrontalieri supportati dalla DLT che coinvolge anche le banche centrali di Thailandia, Hong Kong ed Emirati Arabi Uniti.

A settembre la sperimentazione ha consentito di effettuare con successo una transazione del valore di oltre 22 milioni di dollari sulla piattaforma "Multiple CBDC Bridge", supervisionata dalla Bank for International Settlements (BIS).