Il governo cinese sta supportando la costruzione di una "città blockchain" sullo Stretto di Malacca, lungo un'importante rotta commerciale: lo rivela un comunicato stampa recentemente condiviso con Cointelegraph.

L'impresa di costruzione e ingegneria China Wuyi, in collaborazione con il network d'investimento SWT International Sdn Bhd e con il governo della Cina, pianifica infatti di trasformare Malacca in una città basata sulla tecnologia blockchain. I fondatori del progetto prevedono di ottenere un finanziamento iniziale di 500 milioni di Ringgit malesi, equivalenti a circa 120 milioni di dollari, sin dalle prime fasi dell'iniziativa.

L'intera infrastruttura della città si baserà sui registri distribuiti, e verrà anche realizzata un'apposita piattaforma detta DMI, che supporterà il token nativo DMI Coin. Questa criptovaluta verrà adoperata per il pagamento dei servizi governativi all'interno della città, e offerta in un exchange che consentirà anche ai turisti di scambiare il proprio denaro fiat per DMI Coin.

Lim Keng Kai, CEO del progetto, ha commentato:

"La nostra compagnia sfrutta tecnologie blockchain all'avanguardia, e le integra nell'industria tradizionale, al fine di rendere la Malesia un'importante destinazione per i turisti internazionali. Possediamo l'approvazione del governo per bonificare i terreni, abbiamo grandi piani per quest'area."

A giugno dello scorso anno, la Corea del Sud ha svelato di voler lanciare un centro blockchain nella città di Busan, prendendo ispirazione dalla "Crypto Valley" in Svizzera. Oh Jung-geun, presidente della Korea ICT Financial Convergence Association, aveva a tal proposito commentato:

"Abbiamo bisogno di un luogo dove concentrare l'industria delle criptovalute in Corea, in maniera simile alla Crypto Valley in Svizzera."