In Cina, gioco d'azzardo e casinò illegali provocano un flusso di denaro in uscita di oltre 1.000 miliardi di yuan all'anno, una cifra equivalente a circa 146 miliardi di dollari. Lo ha svelato Liao Jinrong, Direttore Generale del Dipartimento per la Cooperazione Internazionale, facente parte del Ministero della Pubblica Sicurezza cinese.

L'uomo ha affermato che gli operatori di piattaforme per il gioco d'azzardo e casinò con sede all'estero ottengono fondi dagli utenti tramite valute digitali, il che rende le indagini molto più complesse per le forze dell'ordine.

Durante un evento a Pechino, Liao ha dichiarato che un flusso di denaro illegale di tali dimensioni potrebbe rappresentare una minaccia per la sicurezza economica cinese, specialmente se le "gang" dietro tali casinò collaborassero con "potenze straniere" per cospirare contro la Cina.

Liao ha inoltre sottolineato che l'inadeguata supervisione delle transazioni sospette da parte dei fornitori di servizi di pagamento, delle istituzioni di terze parti e delle piattaforme di e-commerce è la principale causa di tale flusso senza precedenti al di fuori della Cina. Anche la tacita collaborazione fra professionisti del settore dei pagamenti e organizzazioni criminali rende difficile il tracciamento dei fondi.

Per contrastare tale problema, il governo cinese ha incrementato i costi per aprire conti di pagamento presso istituzioni non finanziarie, migliorato i propri strumenti per l'identificazione di transazioni insolite e reso obbligatorio l'utilizzo di nomi reali per i titolari dei conti. Secondo Liao, tali misure hanno aiutato la Cina a sopprimere il flusso di fondi verso casinò illegali con sede all'estero.

La dichiarazione di Liao è stata rilasciata pochi mesi dopo che la State Administration of Foreign Exchange, l'ente che in Cina si occupa di regolamentare il mercato dei cambi e le riserve di valuta estera, ha annunciato di voler introdurre politiche più rigorose per contrastare crimini come banche clandestine e gioco d'azzardo transfrontaliero.