Sembra che la posizione della Cina nei confronti del trading di criptovalute decentralizzate stia diventando sempre più dura. Mercoledì, il giornalista cinese Colin Wu e il sito di notizie crypto 8BTCNews hanno affermato che le ricerche sul web per alcuni tra i più grandi exchange di criptovalute globali mostrano zero risultati.
La redazione di Cointelegraph in Cina ha personalmente controllato i risultati dei motori di ricerca, confermando che non è possibile trovare alcuni exchange. Tuttavia, sembra che ricerche composte come “Binance Academy” o “Huobi Research Center” superino ancora le censure.


Se la situazione dovesse continuare, rappresenterebbe una nuova fase nella crescente censura delle informazioni legate alle criptovalute sui social media messa in atto da Pechino. Lunedì, Weibo, servizio di microblogging cinese simile a Cina con oltre 530 milioni di utenti attivi mensili, ha sospeso gli account di molti creatori di contenuti popolari nel campo di Bitcoin (BTC) e delle crypto.
Colin Wu, o Wu Blockchain su Twitter, ha segnalato che le ricerche per Binance, Huobi e OKEx non danno risultati su Baidu e Sogou, i due principali motori di ricerca cinesi. Inoltre, Wu e 8BTCNews riferiscono che Weibo ha imposto le stesse misure oscuranti. Wu ha aggiunto che anche Zhihu, la versione cinese di Quora, ha applicato la restrizione.
Le misure di censura costituiscono solo una parte del tentativo di limitare varie attività crypto in Cina, incluso il mining e le raccolte fondi (considerate illegali). I settori presi di mira includono la fornitura di servizi da parte di istituzioni finanziarie e di pagamento a piattaforme di finanziamento crypto, che potrebbero essere usate come portali fiat-crypto.
La repressione del mining si è concentrata sulle preoccupazioni del governo circa l’impatto ambientale del settore, soprattutto in regioni come la Mongolia Interna. Almeno tre società di mining (BTC.TOP, Huobi e HashCow) hanno annunciato la cessazione delle attività in Cina continentale.
Per ora, i rappresentanti degli exchange presi di mira non hanno rilasciato annunci pubblici in merito alle apparenti misure di censura sui social media. Binance non ha fornito commenti sulla situazione, chiarendo però che “attualmente Binance non gestisce operazioni di cambio in Cina.”