Stando a quanto riportato da China Securities Times, la Bank of Communications (BoCom), un istituto bancario cinese di proprietà statale, ha emesso con successo 1,3 miliardi di dollari in security garantite da mutui ipotecari residenziali (RMBS) utilizzando la tecnologia blockchain.

BoCom, che secondo l'agenzia di rating S&P è la quinta banca del paese, ha utilizzato una piattaforma indipendente chiamata Juicai Chain per emettere 9,3 miliardi di yuan in RMBS, equivalenti a circa 1,3 mld di dollari.

Grazie alla blockchain, tutte le parti coinvolte nel prestito sono in grado di monitorare gli asset, gestire il flusso di denaro contante ed eseguire altre operazioni commerciali. Come osserva China Securities Times, l'uso della blockchain contribuirà a ridurre i rischi e a velocizzare l'emissione di RMBS, oltre che a garantire l'autenticità degli asset.

Secondo l'agenzia di notizie Xinhua, la piattaforma Juicai Chain è stata lanciata da BoCom a giugno, mentre la prima fase di emissione di RMBS digitali è iniziata a luglio. Xinhua sostiene che la piattaforma di mutui digitali di BoCom sarà disponibile per intermediari come la società di consulenza PricewaterhouseCoopers, lo studio legale Zhonglun e altri.

Come segnalato da Cointelegraph, a luglio la Agricultural Bank of China, il quarto istituto bancario del paese, ha erogato il suo primo prestito tramite blockchain, del valore di 300.000$. Inoltre, a settembre il paese ha fatto un passo avanti verso l'accettazione della tecnologia blockchain come prova per le controversie legali.

In questo periodo, le soluzioni decentralizzate vengono testate attivamente soprattutto nel settore immobiliare. A settembre, la divisione russa della Raiffeisen Bank ha emesso il suo primo mutuo elettronico, e il registro catastale olandese prevede di spostare tutti i suoi registri su una blockchain entro i prossimi tre anni.