Il governo cinese sembra essere più favorevole al settore delle criptovalute di quanto si possa immaginare, considerando che un'importante società statale starebbe lanciando nuovi fondi in criptovalute.

Come riportato il 3 aprile dall'agenzia di stampa locale 36Kr, specializzata in tecnologia, la CPIC Investment Management, sussidiaria di China Pacific Insurance (CPI), intende lanciare due fondi crypto in collaborazione con la società di investimento Waterdrip Capital.

Di proprietà del governo centrale cinese, del governo municipale di Shanghai e di China Securities Finance, CPI è la seconda compagnia assicurativa immobiliare della Cina continentale dopo la People's Insurance Company of China.

Secondo quanto riferito, i nuovi fondi crypto includono un fondo di venture capital chiamato Pacific Waterdrip Digital Asset Fund I, che si concentrerà sugli investimenti in progetti blockchain early-stage. Il secondo fondo, il Pacific Waterdrip Digital Asset Fund II, gestirà invece asset digitali proof-of-stake.

Secondo il rapporto, i nuovi fondi crypto si rivolgeranno ad investitori istituzionali e privati abbienti.

Waterdrip è un istituto di investimento globale che sostiene progetti correlati alla blockchain e startup crypto. Fondata nel 2017, Waterdrip è nota per il sostegno all'industria del crypto mining cinese e per aver investito in progetti come la rete decentralizzata Web3 Peaq, basata su Polkadot.

Lunedì l'azienda ha confermato la notizia su Twitter, affermando che il lancio dei due fondi crypto congiunti si riferisca all'implementazione di politiche di incentivazione relative agli asset virtuali da parte del governo di Hong Kong.

Con l'attuazione delle politiche di incentivazione relative agli asset virtuali da parte del governo di Hong Kong, CPIC Investment Management (HK) Company Limited e Waterdrip Capital hanno lanciato congiuntamente un fondo di asset digitali.

Attualmente il CPIC non ha risposto alla richiesta di commento da parte di Cointelegraph. L'articolo sarà aggiornato in caso di nuove informazioni. 

La notizia emerge nel momento in cui il governo di Hong Kong si sta impegnando sempre di più nello sviluppo di un'infrastruttura locale per le criptovalute, distinguendo il suo approccio alla regolamentazione dal divieto cinese in vigore dal 2021. A fine marzo, alcuni rapporti online hanno suggerito che alcune crypto società di Hong Kong hanno suscitato un crescente interesse da parte delle banche statali cinesi.

Traduzione a cura di Walter Rizzo