Questa settimana l'hash rate del network di Bitcoin (BTC) è improvvisamente crollato di oltre il 40%, passando rapidamente da 101.000.000 TH/s a 57.000.000 TH/s.

Al momento della stesura di questo articolo, la potenza di calcolo complessiva della rete oscilla attorno ai 92.000.000 TH/s: una notevole ripresa rispetto al minimo degli scorsi giorni, ma comunque ancora parecchio lontana dal massimo storico di oltre 102.000.000 TH/s.

Bitcoin network hash rate, Oct. ‘18-present. Source: blockchain.com

Hash rate del network di Bitcoin, da ottobre dello scorso anno ad oggi. Fonte: blockchain.com

Un nuovo aggiornamento per Antminer S9?

Il motivo di questo improvviso crollo della potenza di calcolo del network è ancora incerto. Secondo Jeff Brandt, un lettore di Cointelegraph, l'evento potrebbe essere legato ad un aggiornamento per i dispositivi ASIC Antminer S9 da parte del colosso del mining Bitmain, in vista dell'imminente incremento della difficoltà della rete di Bitcoin.

In particolare, l'utente ha commentato:

"Il prossimo incremento della difficoltà avverrà fra due giorni, e spingerà i dispositivi di vecchia generazione S9s (circa il 50% del network) sotto il livello della redditività. La scorsa settimana è stato pubblicato un aggiornamento per il firmware di S9s, e ogni grande gestore di mining farm ha iniziato a lavorare a ritmo febbrile per aggiornare circa tre milioni di macchine.

Il nuovo firmware presenta delle ottimizzazioni che incrementano ulteriormente il livello di efficienza dei dispositivi, riducendo il rapporto fra Watt e TH/s di S9 da 96W a circa 80W. Alcune macchine possono operare a questi ritmi senza alcun deterioramento della velocità, mentre i dispositivi più vecchi devono ridurre le prestazioni di circa il 30% per ottenere i medesimi risultati."

Un residuo statistico?

Christopher Bendiksen, Head of Research del gestore di asset digitali CoinShares, ha invece attribuito la misteriosa contrazione ad un residuo statistico:

"Ricordo che l'hash rate di Bitcoin non è un valore conosciuto. Può soltanto essere stimato tramite gli intervalli dei blocchi precedenti. I block time vengono distribuiti in maniera poissoniana, e a volte questo causa grosse variazioni negli intervalli dei blocchi.

Questo significa che, se si verificano una serie di blocchi più lenti uno dietro l'altro, le stime crollano improvvisamente."

In un messaggio successivo, Bendiksen ha sottolineato che le improvvise variazioni — sia verso l'alto che verso il basso — presenti sui più popolari grafici dell'hash rate di Bitcoin non rispecchiano in maniera esatta la rapida crescita e riduzione della potenza di calcolo del network. In sostanza, si tratta "di un semplice residuo statistico della variazione intrinseca al mining PoW."

Per prevenire letture errate di questo tipo, Bendiksen propone di iniziare a stimare l'hash rate di Bitcoin in base ad una media di 7 o 14 giorni:

"Questa è l'esatta ragione per cui il protocollo di Bitcoin prende in esame la media di 2016 blocchi (due settimane con blocchi da 10 minuti) per il calcolo del proprio Difficulty Adjustment Algorithm."