Venerdì 23 febbraio, l'exchange statunitense Coinbase ha inviato una comunicazione ufficiale ad approssimativamente 13.000 dei sui clienti, informandoli  che i loro dati personali sono stati legalmente richiesti dall'Internal Revenue Service (IRS).

A luglio dello scorso anno, l'IRS aveva inizialmente chiesto a Coinbase di consegnare informazioni ancora più dettagliate su ognuno dei suoi oltre 500.000 utenti nel tentativo di individuare gli evasori fiscali. Tuttavia, nel mese di novembre, una nuova ordinanza ha ridotto questo numero a circa 14.000 utenti "particolarmente attivi", che la piattaforma ora riporta come 13.000, in quella che Coinbase definisce " una parziale, ma comunque significativa, vittoria per Coinbase e i suoi clienti".

Venerdì, Coinbase ha comunicato ai circa 13.000 clienti interessati che la società avrebbe dovuto fornire all'IRS il loro codice fiscale, nome, data di nascita, indirizzo e storico delle transazioni dal 2013 al 2015 entro 21 giorni.

La comunicazione di Coinbase a questi clienti li incoraggia "a richiedere prontamente l'assistenza legale di un avvocato" nel caso in cui avessero delle domande. Il loro sito web afferma anche che alcune delle preoccupazioni più comuni possono essere trovate sulla sezione Taxes FAQ di Coinbase.

La battaglia legale in corso tra Coinbase e il governo degli Stati Uniti risale al novembre 2016, quando l'IRS ha presentato una "John Doe summon" nella United States District Court for the Northern District della California.

Il 13 febbraio, l'agenzia di personal finance, Credit Karma, ha pubblicato dei dati che dimostrano che quest'anno solo lo 0,04% dei loro clienti aveva incluso le criptovalute nella loro dichiarazione dei redditi federale.