Secondo i dati di Omni Explorer, nella giornata di oggi lo stablecoin Tether (USDT),  sostenuto (almeno in teoria) in rapporto 1:1 dal dollaro statunitense, ha emesso altri 250 mln di token.

A fine marzo Tether aveva rilasciato 300 mln di token, causando un lieve aumento del prezzo del bitcoin (BTC). Anche allora tale decisione fu accolta negativamente dalla comunità di Twitter, che ha criticato la compagnia per la mancanza di un audit pubblico che possa confermare che i suoi token siano effettivamente coperti da denaro fiat.

Qualche settimana fa Tether è stata al centro di uno studio della University of Texas, secondo il quale nel 2017 la società avrebbe manipolato i prezzi del bitcoin, teoria ovviamente negata dal CEO dell'azienda.

I dubbi su Tether sono alimentati anche dal fatto che a gennaio la compagnia ha interrotto ogni rapporto con il suo auditor prima che fosse rilasciata una revisione ufficiale, anche se la scorsa settimana una dichiarazione non ufficiale da parte di uno studio legale ha sostenuto che in data 1 giugno Tether deteneva riserve di dollari sufficienti a coprire le sue monete.

Su Twitter, il fondatore di Litecoin (LTC) Charlie Lee ha scritto che i 250 mln di USDT emessi dalla società possono essere paragonati ad un deposito in un exchange di criptovalute, e che potrebbero quindi avere un forte effetto sul mercato quando verranno utilizzati per acquistare criptovaluta:

Al momento, il bitcoin è scambiato a circa 6.270$, in rialzo di quasi il 6% rispetto alla giornata di ieri.