Wirecard Card Solutions, filiale di Wirecard dedicata all'emissione di carte di debito, è stata sospesa dalla Financial Conduct Authority (FCA) del Regno Unito.

Secondo un annuncio recentemente pubblicato dall'organo di regolamentazione, Wirecard Card Solutions è tenuta a non smaltire i propri fondi, a non condurre nessuna delle sue attività regolamentate e a comunicare sia sul proprio sito web che direttamente ai clienti di non poter più condurre tali attività.

In deficit di 1,9 miliardi di euro

La FCA ha spiegato che, in seguito alla notizia secondo cui Wirecard fosse in deficit di 1,9 miliardi di euro, ha iniziato a collaborare con l'azienda per garantire che i fondi degli utenti fossero protetti. Quest'oggi il regolatore ha "preso misure aggiuntive" e costretto la compagnia a interrompere tutte le attività regolamentate. "Questo significa che per il momento il denaro dei clienti non è accessibile", sottolinea la FCA.

La compagnia si occupava anche della distribuzione di carte di credito crypto, fra le quali quelle di Crypto.com e TenX.

Kris Marszalek, CEO di Crypto.com, ha assicurato su Twitter che i fondi dei clienti sono al sicuro e in possesso dell'azienda. La redazione di Cointelegraph ha contattato Marszalek, che ha affermato in merito all'incidente:

"Per il momento le carte continuano a funzionare. Proprio come da noi dichiarato ieri, in caso di interruzione del servizio procederemo rapidamente all'accredito dei fondi verso i crypto wallet dei nostri clienti.

Dato l'annuncio rilasciato oggi dalla FCA, che questo accada è molto probabile."

Ha poi aggiunto che al momento la compagnia è alla ricerca di soluzioni alternative per offrire ai clienti la possibilità di continuare a utilizzare le loro carte.

Anche Crypto.com ha rilasciato un annuncio sulla questione, nel quale spiega che l'azienda dovrà presto interrompere i servizi per tutte le sue carte nel Regno Unito e nell'Unione Europea. La compagnia ha inoltre promesso che, entro 48 ore, tutti i fondi presenti sulle carte di debito saranno restituiti ai clienti sui loro crypto wallet.

CEO arrestato dalla polizia tedesca

I problemi di Wirecard sono iniziati quando la compagnia ha ammesso di non possedere oltre il 32% degli asset dichiarati, per un valore di 1,9 miliardi di euro.

Il CEO Markus Braun si è dimesso ed è stato successivamente arrestato dalle autorità tedesche. I pubblici ministeri ritengono che per lungo tempo i dirigenti di Wirecard abbiano mentito in merito alle entrate e agli asset dell'azienda.

Ieri la compagnia ha dichiarato lo stato d'insolvenza, che potrebbe rappresentare un primo passo verso la bancarotta. L'interruzione delle attività da parte della FCA peggiorerà la situazione finanziaria già instabile di Wirecard.