Secondo Nouriel Roubini, economista statunitense e celebre critico delle criptovalute, se in futuro le banche decideranno di adottare delle Central Bank Digital Currencies (CBDC), queste non saranno basate sulla tecnologia blockchain.

Roubini, conosciuto anche con il nome di "Dr. Doom" per aver previsto il collasso del mercato immobiliare del 2008, ha rilasciato tale commento durante la conferenza Deconomy di Seoul, in Corea del Sud. All'evento ha anche partecipato Vitalik Buterin, cofondatore di Ethereum (ETH).

Durante un dibattito, intitolato "Fundamental Value of Cryptocurrency and its Sustainability", Roubini ha tentato di sgonfiare l'entusiasmo attorno alla notizia secondo la quale molte banche centrali si stanno interessando alla distribuzione di monete digitali:

"Non appena emerge qualche notizia legata alla creazione di CBDC, i sostenitori delle criptovalute si agitano e affermano: 'Visto? Stanno diventando popolari!' [...] Ma dando un'occhiata attenta a cosa vogliono davvero realizzare, se e quando lo faranno, di certo non si baseranno sulla blockchain e non saranno monete criptate [...] Si tratterà di un singolo registro protetto."

Roubini ha anche analizzato il potenziale impatto che avrebbe l'adozione di CBDC, le quali potrebbero ridurre significativamente sia tempistiche che costi. Pertanto, se venissero adottate, le CBDC "rimpiazzerebbero ogni cosa [...], non soltanto criptovalute [...] ma anche depositi bancari [...] e sistemi di pagamento digitali come PayPal."

Roubini ha infine concluso il proprio discorso affermando ancora una volta che a suo parere la decentralizzazione delle criptovalute è soltanto un mito, e che i governi internazionali reprimeranno categoricamente qualsiasi sistema che consente di trasferire valore in maniera totalmente anonima.