Dopo aver sospeso le normative crypto pianificate in seguito al divieto introdotto dalla banca centrale, la Securities and Exchange Commission nigeriana ha chiarito la sua posizione sulle criptovalute nel paese.

Stando a un report del Premium Times, sia la SEC che la banca centrale della Nigeria lavoreranno in collaborazione per definire un quadro normativo concreto sulle crypto in Nigeria.

Secondo Timi Agama, responsabile di registrazioni, exchange, infrastruttura di mercato e innovazione presso la commissione, le autorità di regolamentazione in Nigeria non possono permettersi di ignorare il mercato crypto da 1.740 miliardi di dollari.

Durante il suo intervento alla conferenza virtuale organizzata domenica a Abuja dalla Association of Capital Market Academics of Nigeria, Agama ha commentato:

“Parte delle intenzioni della SEC, anche nel futuro, è fornire un quadro normativo che riguarderà tutte queste sfide che abbiamo visto a livello internazionale in termini di criptovalute e asset digitali. Per noi della SEC e dei mercati di capitali, è un ambito da studiare, non possiamo permettere che il mondo faccia progressi mentre noi rimaniamo fermi, no.”

Agama ha spiegato che la SEC vede le crypto come un canale per attirare gli indispensabili investimenti diretti esteri, o FDI, nel paese. Infatti, stando a un recente report del National Bureau of Statistics, 26 tra i 36 stati della federazione non hanno ricevuto nessun FDI in tutto il 2020.

Per Kevin Amugo, direttore delle politiche e delle regolamentazioni finanziarie della banca centrale nigeriana, il divieto era necessario per dare all’ente tempo sufficiente per affrontare l’anonimato delle transazioni crypto.

Tuttavia, la maggior parte di queste operazioni sono pseudonime nel migliore dei casi. Società di blockchain intelligence come CipherTrace e Chainalysis hanno creato strumenti che consentono approfondite indagini forensi sulle criptovalute. Inoltre, gli exchange crypto in Nigeria seguivano le migliori pratiche Know Your Customer, tra cui l’autenticazione del bank verification number, o BVN.

Durante la conferenza dell’ACMAN, Amugo ha rivelato che la CBN e la SEC stanno lavorando con altri enti federali per sviluppare un approccio normativo nazionale alle crypto in Nigeria. Nel corso dell’evento, diversi partecipanti hanno esortato i regolatori a perseguire leggi più articolate invece di applicare divieti assoluti.

Come già segnalato da Cointelegraph, nel 2020 la Nigeria e il sud-est asiatico sono stati i leader in termini di adozione globale. Attualmente il sovrapprezzo di Bitcoin (BTC) in Nigeria è il più alto al mondo, in seguito al divieto introdotto dalla CBN.