Come recentemente riportato, un'autorità di regolamentazione cipriota si sarebbe rivolta ai professionisti contabili e di revisione per aiutarli a individuare e prevenire le attività di finanziamento del terrorismo, ponendo l'accento in particolare su cinque metodi di trasferimento di fondi, tra cui l'uso delle criptovalute.
L'Institute of Certified Public Accountants of Cyprus (ICPAC), autorità di regolamentazione deputata alla professione contabile nella nazione insulare, ha emesso un "allarme sul finanziamento del terrorismo" al fine di contrastare il reato.
Assistenza alle forze dell'ordine
Sebbene le forze dell'ordine si occupino principalmente di reati finanziari come il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo, l'ICPAC intende coinvolgere i professionisti della contabilità nella supervisione. Il regolatore sostiene che:
"Al giorno d'oggi, data la natura dei servizi offerti e il ruolo dei professionisti come guardiani, diventa un requisito per gli enti obbligati assumere un ruolo attivo nella fase di prevenzione".
Secondo l'ICPAC, le organizzazioni terroristiche ricorrono a cinque metodi per trasferire fondi. Questi includono donazioni tramite organizzazioni non governative (ONG), contanti, trasferimenti bancari e carte regalo, criptovalute e società di comodo.
Direttive per il monitoraggio delle transazioni in crypto
A proposito dell'uso delle criptovalute, l'ICPAC invita i commercialisti a vigilare sui trasferimenti anonimi transfrontalieri peer-to-peer, sul crowdfunding, sulle associazioni di beneficenza e sulle campagne anonime di raccolta fondi online.
L'ICPAC ha invitato i suoi membri, gli studi associati e i responsabili della compliance a segnalare le transazioni sospette, ricordando che la mancata segnalazione sarà considerata un reato.
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Di conseguenza, le transazioni contrassegnate saranno soggette ad un controllo che prevede la profilazione degli individui, lo screening dei wallet e delle transazioni in crypto e l'implementazione di strumenti blockchain specializzati.
Secondo un funzionario del Tesoro degli Stati Uniti, i gruppi militanti palestinesi, tra cui Hamas, avrebbero utilizzato piccole quantità di criptovalute per finanziare le attività terroristiche, preferendo però "prodotti e servizi tradizionali".
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Traduzione a cura di Walter Rizzo