Ogni qual volta che si presenta una crescita rilevante nel numero di contratti derivati aperti (open interest), solitamente ciò comporta il coinvolgimento di più trader.

Nei mercati dei futures, longs e short sono sempre in equilibrio, ma avere un numero maggiore di contratti attivi permette la partecipazione di investitori istituzionali che richiedono una dimensione minima del mercato.

Tuttavia, nel caso di Polkadot (DOT), i crolli dei prezzi sono stati spesso anticipati da questo indicatore che rompe la soglia di 1 miliardo di dollari.

Grafico di DOT/USD su Bitfinex. Fonte: TradingView

Il crollo del 17 aprile è avvenuto dopo che DOT ha raggiunto il suo massimo storico di 48,30$, che ha portato ad un open interest sui futures di 1,2 miliardi di dollari. Nel corso della settimana successiva, l'altcoin è scesa del 45% a 26,60$, portando il valore dei contratti attivi ad un equivalente di 600 milioni di dollari.

Tre settimane dopo, il 15 maggio, un movimento simile è accaduto quando Polkadot ha recuperato il suo massimo storico a 49,80$. Questa volta, è seguito un crollo del 68% nei cinque giorni successivi. Di conseguenza, l'open interest dei futures ha raggiunto un minimo di 4 mesi a 220 milioni di dollari.

Open Interest sui futures aggregati di Polkadot. Fonte: Coinglass.com

È importante notare come il rally del 28% di DOT nei primi due giorni di novembre abbia portato un ATH di 53,30$, e l'indicatore dei derivati sopra il livello del miliardo di dollari.

Il fondo di sviluppo da 18,9 milioni di token annunciato il 17 ottobre ha accelerato il rally già in atto, in vista delle aste di parachain previste per metà novembre. Secondo il fondatore di Polkadot, Gavin Wood, la sovvenzione di 960 milioni di dollari sarà usata per sviluppare, migliorare ed educare il crescente ecosistema della rete.

I progetti stanno attualmente raccogliendo capitale per avviare le loro aste di parachain: gli investitori di Polkadot che desiderano sostenerli devono bloccare i loro DOT in un conto indisponibile. In cambio, gli investitori sono ricompensati con token elargiti dal progetto che compete per lo slot parachain.

E la questione dei 54 miliardi di dollari?

L'attuale "limite massimo" di 1 miliardo di dollari sull'open interest dei futures su Polkadot segnala un potenziale crollo, o questa volta sarà diverso?

Come spiegato precedentemente, il parametro dell'open interest non può essere di per sé considerato rialzista o ribassista. Quindi, per capire se i trader di derivati stiano utilizzando una leva eccessiva, andrebbero analizzati i dati dei contratti futures perpetui.

Questo strumento è il derivato preferito dai trader retail, in quanto il suo prezzo tende a seguire i normali mercati spot.

Per bilanciare il loro rischio, gli exchange addebitano un tasso di finanziamento alla parte che richiede più leva, ripagata dalla parte opposta.

Tasso di finanziamento a 8 ore dei futures perpetui Polkadot a maggio. Fonte: Coinglass.com

I mercati neutrali tendono a mostrare un tasso di finanziamento positivo dallo 0% allo 0,03%, equivalente allo 0,6% a settimana, indicando che sono i long a pagarlo. Il tasso medio prima del crollo del 15 maggio era un po' più alto, allo 0,075%, circa l'1,6% a settimana. In quel momento, i long non si affrettavano a chiudere le loro posizioni e non si presentavano segni di leva eccessiva.

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L'unica conclusione possibile è che un crollo generalizzato del mercato abbia portato gli investitori e i trader algoritmici a vendere disperatamente le loro altcoin, escludendo i derivati dalle possibili cause principali del crollo.

Un altro dato confortante per i possessori di Polkadot è l'attuale tasso di finanziamento a 8 ore di DOT allo 0,05%, generalmente considerato un livello ottimistico. Al momento, non ci sono segni di un potenziale crollo causato dall'open interest dei futures attualmente superiore a 1 miliardo di dollari.

Le opinioni qui espresse sono esclusivamente dell'autore e non riflettono necessariamente quelle di Cointelegraph. Ogni investimento comporta dei rischi. Dovresti condurre le tue ricerche prima di prendere una decisione.