Il 73% delle imprese cinesi ritiene che la blockchain sia una priorità strategica: lo rivela un resoconto recentemente pubblicato da Deloitte, importante società di revisione facente parte delle Big Four.

Per questo studio, intitolato "Deloitte’s 2019 Global Blockchain Survey", l'azienda ha intervistato i rappresentanti di 1.386 compagnie operanti in 11 paesi differenti, 200 delle quali provenienti dalla Cina. L'obiettivo della ricerca è quello di scoprire l'attitudine del mondo imprenditoriale nei confronti della tecnologia blockchain.

I dati dello studio, sottolinea Deloitte, sono stati raccolti tra febbraio e marzo di quest'anno.

Coverage of Deloitte’s 2019 Global Blockchain Survey

Copertura del Deloitte’s 2019 Global Blockchain Survey. Fonte: Deloitte

Paul Sin, a capo dell'Asia-Pacific Blockchain Lab di Deloitte e partner di Deloitte Advisory, ha spiegato che la Cina implementerà strategicamente la blockchain "più che in qualsiasi altro paese al mondo". In particolare, l'uomo scrive all'interno del resoconto:

"In Cina, numerosi progetti vengono guidati da una dirigenza desiderosa di utilizzare la blockchain come arma strategica, piuttosto che come strumento per la produttività."

La Cina si oppone fermamente all'utilizzo delle criptovalute: nel tardo 2017, il governo ha infatti vietato sia le Initial Coin Offering (ICO) che gli exchange fiat-to-crypto. Ciononostante, la tecnologia blockchain rimane un obiettivo estremamente importante per il paese.

A marzo dello scorso anno, il portale d'informazione Financial Times ha riportato che la Cina possiede il più alto numero di brevetti legati al settore della blockchain. Questo aprile, un resoconto ha svelato che in Cina viene attualmente sviluppato il più alto numero di progetti blockchain al mondo.