Digital Currency Group (DCG), conglomerato di venture capital, sta chiudendo la sua filiale di prime brokerage TradeBlock, citando lo stato dell'economia in generale e un ambiente normativo incerto riguardo le criptovalute negli Stati Uniti.

Secondo quanto riportato da Bloomberg il 25 Maggio, TradeBlock, guidata da Breanne Madigan, inizierà ufficialmente il processo di chiusura a partire dal 31 Maggio.

Il conglomerato crypto di Barry Silbert, Digital Currency Group, sta chiudendo la sua piattaforma di trading istituzionale TradeBlock https://t.co/duE4YnknrR.

— Bloomberg Crypto (@crypto) May 25, 2023

"A causa dello stato dell'economia generale e del prolungato inverno delle criptovalute, oltre al difficile ambiente normativo per gli asset digitali negli Stati Uniti, abbiamo preso la decisione di chiudere l'unità istituzionale della piattaforma di trading", ha riferito un portavoce a Bloomberg.

DCG e il suo portfolio di società hanno affrontato le sfide del prolungato inverno delle criptovalute. La chiusura di TradeBlock segue quella della divisione di wealth management di DCG, avvenuta nel Gennaio 2023.

In un precedente articolo, Cointelegraph aveva riportato che le società di DCG avevano licenziato oltre 500 dipendenti a causa del contraccolpo provocato dal crollo di FTX e dalla flessione delle criptovalute.

DCG, conglomerato di venture capital, ha inoltre comunicato di aver registrato perdite superiori a 1 miliardo di dollari nel 2022. Le perdite sono state attribuite principalmente alle ripercussioni causate dal crollo del crypto hedge fund Three Arrows Capital.

Negli sviluppi più recenti, DCG ha mancato il pagamento di un debito da 630 milioni di dollari nei confronti di Gemini. Il crypto exchange in difficoltà starebbe valutando un'opzione di "forbearance" nei confronti di DCG.

La forbearance consentirebbe al debitore, DCG, di ridurre o interrompere temporaneamente i pagamenti, con la prospettiva di riprenderli in seguito. Gemini ha dichiarato che la possibilità della forbearance dipenderà in parte dalla volontà di DCG di impegnarsi in trattative corrette per un accordo consensuale.

Traduzione a cura di Matteo Carrone