Nonostante la crisi economica mondiale dovuta all’epidemia di coronavirus, lo sviluppo della criptovaluta di Stato cinese, detta Digital Currency/Electronic Payment (DC/EP), sembra procedere senza ostacoli. Un chiaro segnale dei continui progressi viene dal numero di grandi imprese che stanno entrando a far parte dell’iniziativa pilota per testare ed implementare la tecnologia.

Meituan Dianping, la maggiore piattaforma di food delivery del Paese, è solo l’ultima di una lunga lista di grandi corporation ad aver stretto un accordo con la Banca Popolare Cinese per partecipare alla fase di prova: al momento Meituan conta circa 450 milioni di clienti e 6 milioni di società la usano per vendere i propri prodotti. 

In precedenza erano entrate a far parte del gruppo per il test della valuta digitale anche DiDi Chuxing, piattaforma simile ad Uber con una base di circa 550 milioni di clienti, e Bilibili, servizio di streaming utilizzato da più di 170 milioni di persone. Inoltre Simon Li, founding partner di Chain Capital, ha dichiarato a Cointelegraph che DiDi diventerà la prima impresa privata ad accettare pagamenti in CBDC.

Cosa ci guadagnano queste società?

La Banca Popolare Cinese ha iniziato a selezionare i partner per la fase di prova all’inizio di aprile. Come riportato da Cointelegraph, la lista includeva principalmente aziende retail, in particolare del settore food & beverage quali Starbucks e McDonald’s.

Realtà come DiDi, Bilibili e Meituan Dianping, che processano transazioni per diversi miliardi di dollari ogni giorno, possono accelerare enormemente la diffusione dello yuan digitale, e quindi la sua adozione di massa. 

Queste tre società annoverano complessivamente oltre un miliardo di clienti, presenti non solo in Cina ma anche in Australia e diversi Paesi del Sud America. Qualora il governo cinese decidesse di espandere il progetto a livello globale, la DC/EP potrebbe raggiungere già nella fase di test una quantità enorme di utenti, tra cui anche dirigenti di grandi società del mondo della finanza: è plausibile quindi pensare che lo yuan digitale possa diffondersi parecchio in fretta.

Inoltre, queste società avranno un sostanzioso vantaggio competitivo diventando le prime ad introdurre una nuova tecnologia nei propri prodotti. Dato il flusso enorme di transazioni su base giornaliera, fornire pagamenti più affidabili, economici e veloci potrebbe migliorare notevolmente il loro posizionamento sul mercato.

Alcune prove hanno dimostrato che in media processare una lettera di credito interbancaria richiede 45 giorni, nel caso in cui gli istituti abbiano sede in Paesi differenti: con la tecnologia blockchain questa finestra temporale potrebbe ridursi anche a 24 o 48 ore.

La fase di collaudo è già a buon punto

Non è ancora chiaro quanto dovrebbe durare la fase di collaudo dello yuan digitale. In ogni caso, alla luce del numero delle grandi società coinvolte nel progetto, possiamo ragionevolmente pensare che la prima fase sia già in corso.

Analizzando le informazioni a disposizione, i test della DCEP sono già in corso in quattro città: Shenzhen, Suzhou, Chengdu e Xiong’an. Le autorità vogliono valutare l’affidabilità e la stabilità del sistema, oltre che la disponibilità funzionale, la comodità delle transazioni, l’applicabilità all’attuale scenario, oltre al risk management. Come inoltre spiegato da Jianing Yu, presidente dell’Università di Huobi, è la prima volta che le autorità regolatorie confermano i dettagli relativi al progetto pilota della valuta digitale.

Precedentemente erano entrate a far parte del consorzio quattro banche statali e diverse grandi società come Huawei, China Telecom, China Mobile e China Unicom. Ad aprile anche la Agricultural Bank of China aveva confermato la propria partecipazione. Tuttavia, secondo il professor Yu la fase di test potrebbe essere ancora lunga:

"Al momento ci troviamo ancora nella fase di ricerca e non siamo pronti al lancio immediato. Secondo gli ultimi report, DiDi, Meituan, Bilibili e altre internet company, in collaborazione con altre banche e società, stanno prendendo parte alla sperimentazione della DC/EP.

Meituan e DiDi analizzeranno le potenzialità della valuta digitale in ambito dello smart transport, mentre Bilibili ha avviato la fase di sviluppo della tecnologia."

WeChat ed Alipay non fanno parte del consorzio?

In totale, sono più di 20 società coinvolte nel progetto: secondo le informazioni a nostra disposizione, dall’elenco manco Alipay e WeChat Pay, i due sistemi di pagamento più diffusi in Cina.

Il South China Morning Post ha recentemente ipotizzato che la Cina stia lanciando lo yuan digitale come alternativa ad Alipay e WeChat Pay. I due sistemi di pagamento peer-to-peer detengono circa il 90% del mercato nel Paese, con numeri superiori a Mastercard e Visa sommate: sarà interessante vedere quale ruolo svolgeranno nel lancio della CBDC.

Molti analisti si chiedono se WeChat ed Alipay diventeranno i principali provider di servizi relativi allo yuan digitale o diventeranno suoi competitor. Secondo Jeff Chu, founding partner di BN Capital, da Pechino non c’è interesse a sostituire Alipay e WeChat Pay, quanto piuttosto ad integrarle nel sistema. Chu ha dichiarato a Cointelegraph:

"La diffusione dei pagamenti P2P è in netta crescita e i casi d’uso si sono notevolmente ampliati: dai piccoli pagamenti siamo arrivati ai viaggi, all’entertainment, alla salute ed alle assicurazioni.

In Cina, i software che permettono lo scambio di denaro peer-to-peer sono diventati essenziali, per cui ho ragione di credere che tra la CBDC e WeChat/Alipay si svilupperà una collaborazione, piuttosto che una competizione."

Nonostante in Cina il 90% delle transazioni contactless sia svolto tramite piattaforme digitali, una criptovaluta nazionale potrebbe ulteriormente migliorare i sistemi di pagamento elettronici. Discutendo con Cointelegraph dei vantaggi della DC/EP, Yu ha aggiunto:

"In primis, c’è un enorme costo correlato alla diffusione del contante e non solo con riferimento alle attività di riciclaggio. In secondo luogo, i pagamenti elettronici attuali vengono svolti dalle banche col sistema del tight coupling, il che pone dei rischi di diffusione di informazioni personali: il pubblico richiede con forza pagamenti anonimi."

Yu ha poi sottolineato come le piattaforme per pagamenti come WeChat Pay ed Alipay siano convenienti solo in alcuni scenari, quali gli acquisti customer-to-customer ed in generale nelle piccole transazioni. Questi sistemi, invece, si dimostrano inadeguati per altri casi d’uso, quali il versamento dello stipendio da parte del datore di lavoro o i settlement tra imprese. Gli utenti che hanno necessità diversificate potrebbero trovarsi a scegliere tra la CBDC e WeChat/Alipay. Yu ritiene che, almeno all’inizio del progetto, questi sistemi possano coesistere, ma nel lungo periodo andranno a fondersi in un unico sistema.

La Cina progetta di digitalizzare pienamente la propria industria finanziaria e quindi i pagamenti P2P potrebbero diventare ancora più diffusi, una volta che la DC/EP sostituirà il contante. Nel corso del tempo, le due piattaforme potrebbero diventare strumenti fondamentali nella transazione cinese verso un’economia cashless. In un altro scenario, i due colossi potrebbero fornire essi stessi servizi relativi allo yuan digitale.

Parlando a Cointelegraph, Simon Li ha sottolineato:

"Nonostante né Ali né Tencent abbiano partecipato alla fase di ricerca e sviluppo della DC/EP, questa avrà un enorme impatto su entrambe. Nel futuro, Alipay e WeChat Pay svolgeranno il ruolo di provider di servizi, dato che sulle loro app si possono già prenotare biglietti aerei od hotel, fare shopping, etc."

Considerato che sia Alibaba che Tencent (le due società che controllano rispettivamente Alipay e WeChat) hanno già lavorato in passato su progetti blockchain fianco a fianco del governo, sia a livello locale che nazionale, è probabile che vedano di buon occhio l’introduzione della DC/EP. Musheer Ahmed, managing director di FinStep Asia, società di consulenza che assiste startup in ambito fintech, è convinto che le due piattaforme ricopriranno un ruolo chiave nella diffusione dello yuan digitale.

In particolare, Ahmed ha commentato:

"Entrambe sono una parte integrale dell’ecosistema dei pagamenti, per cui mi aspetto che avranno un ruolo chiave anche nell’utilizzo della digital currency. Considerato che l’introduzione di una valuta digitale potrebbe portare anche a un maggiore utilizzo dello yuan al di fuori della Cina, entrambe le società saranno dei player chiave per l’e-commerce nell’ambito della Nuova Via della Seta."

Incerta la sovrapposizione tra sistemi

Potrebbe essere ancora troppo presto per valutare come si svolgerà la cooperazione tra il governo e le grandi società, data la giovane età della tecnologia blockchain e l’incertezza del quadro regolatorio. Inoltre, non è chiaro se e come la blockchain, su cui la DC/EP è parzialmente basata, potrebbe garantire miliardi di transazioni al giorno.

Olinga Taeed, advisor e membro del China E-Commerce Blockchain Committee, in una intervista con Cointelegraph ha spiegato perché una collaborazione tra WeChat/Alipay da un lato e la DC/EP dall’altro sia tutt’altro che scontata, sebbene Tencent stia partecipando al progetto pilota tramite la sua controllata Meituan Dianping.

Taeed ha dichiarato:

"Nonostante Alipay e WeChat Pay stiano lavorando a protocolli di transazioni simil-blockchain, al momento li considerano inadatti al volume di scambi che devono gestire.

Bitcoin, ad esempio, processa circa 3 transazioni al secondo. Al momento Alipay ne supporta 300.000, ed entro fine anno avrà oltrepassato il milione."

Taeed ha poi concluso sostenendo che il protocollo e l’architettura blockchain sono al momento inadeguate: i sistemi di pagamento di quinta generazione come AeMoney, creato dall’ex CTO di Alipay Hu Yan, prevedono di implementare soluzioni peer-to-peer ma escludono di utilizzare la blockchain.