La Banca Popolare Cinese ha chiarito che non esiste ancora un calendario preciso per il lancio dello yuan digitale.

In un'intervista pubblicata quest'oggi sul sito web della banca centrale, al governatore Yi Gang è stato chiesto quale fosse la data di lancio ufficiale della criptovaluta nazionale cinese. Gang ha risposto:

"Questi test sono soltanto lavori di routine per la ricerca e lo sviluppo della valuta digitale. Non è stato ancora rivelato alcun programma relativo a un lancio ufficiale."

Il test a cui Yi Gang faceva riferimento è stato condotto negli scorsi mesi nelle città di Shenzhen, Chengdu, Suzhou e Xiongan.

Lo yuan digitale verrà lanciato prima del previsto?

Poco dopo il rilascio dell'intervista con Gang, il Global Times, un portale d'informazione controllato dallo Stato, ha pubblicato un articolo secondo il quale la Cina potrebbe accelerare il lancio della propria CBDC, così da poter gestire in maniera più efficace la distribuzione dei fondi post-coronavirus e scongiurare potenziali minacce finanziarie da parte degli Stati Uniti.

Il Global Times cita anche le parole di Cao Yin, cofondatore della società blockchain Digital Renaissance:

"Sebbene gli Stati Uniti non abbiano inserito le società e le istituzioni finanziarie cinesi nella loro Entity List [Lista delle entità sottoposte a restrizioni], gli Stati Uniti potrebbero ancora rappresentare una minaccia per le istituzioni cinesi e avere un impatto sulla posizione dello yuan a livello internazionale.

Per tale motivo, la valuta digitale nazionale della Cina potrebbe essere lanciata prima del previsto, così da contrastare un possibile blocco statunitense."

Si discute di yuan digitale già dal 2019

Pare che nel 2019, in risposta all'annuncio della criptovaluta Libra da parte di Facebook, la Cina abbia accelerato lo sviluppo dello yuan digitale. Già al tempo numerosi funzionari della Banca Popolare Cinese dichiararono che il lancio della CBDC sarebbe stato imminente.

Anche l'Unione Europea è interessata all'introduzione di un euro in versione digitale. La banca centrale olandese ha infatti annunciato che vorrebbe diventare il banco di prova per questa CBDC, mentre la Banca di Francia ha già condotto alcuni test preliminari.

Questo mese JPMorgan ha pubblicato un resoconto nel quale sostiene che le CBDC potrebbero rappresentare una minaccia per l'egemonia globale del dollaro statunitense:

"Gli Stati Uniti sono la nazione che potrebbe essere maggiormente danneggiata dal dirompente potenziale delle monete digitali."