Il 2 dicembre, l'indice del dollaro statunitense (DXY), ossia l'indice che misura la forza del dollaro rispetto a un paniere di valute estere, ha raggiunto il livello più basso da 5 mesi a questa parte,104.40.  

In sintesi, nel 2022 il valore della moneta statunitense, rispetto alle principali monete estere, è cresciuto del 19,6% fino alla fine di settembre, quando gli investitori hanno cercato protezione contro le decisioni della Federal Reserve e, più di recente, contro l'aumento dei costi dell'energia e l'alta inflazione.

La flessione del dollaro americano potrebbe essere stata una correzione provvisoria per contrastare la sua condizione di "ipercomprato", visto che il picco di 114,60 è stato il livello più alto degli ultimi 20 anni. Tuttavia, la sua correlazione inversa con Bitcoin (BTC) rimane forte, come ha sottolineato l'analista Thecryer su Twitter:

Ricordiamo che il ritracciamento intraday del DXY a 105,50 dal minimo di 104,40 è avvenuto mentre Bitcoin affrontava un flash crash di 230$ fino a 16.790$. Questi movimenti rafforzano ulteriormente l'idea che la performance delle criptovalute dipenda dai mercati tradizionali.

Aldo l'Apache, appassionato di Bitcoin, ha rilevato che la "divergenza rialzista sul supporto" del DXY si è verificata mentre l'indice azionario S&P 500 lottava contro un livello di resistenza fondamentale.

$DXY con divergenza rialzista è al supporto mentre $SPX sta arrivando a una resistenza importante.

Cosa significa questo per $BTC? Un'altra discesa, IMO. pic.twitter.com/PK3Ku0zZrl

— Aldo the Apache (@AldotheApache77) December 2, 2022

Secondo l'analista, l'impatto complessivo per Bitcoin sarà negativo se la traiettoria prevista si confermerà, con il dollaro americano che si rafforzerà rispetto alle principali valute fiat e il mercato azionario che dovrà affrontare un'altra fase di ribasso.

Anche le metriche on-chain stanno dipingendo un quadro potenzialmente ribassista: i miner di Bitcoin, che si teme stiano entrando in una nuova ondata di capitolazione, hanno aumentato le vendite dei BTC di riserva. Infatti, l'hash rate record e l'aumento dei costi energetici hanno drasticamente ridotto la redditività dei miner.

Secondo Glassnode, il miner outflow multiple, che misura i deflussi di BTC dai wallet dei miner rispetto alla loro media mobile a un anno, è ora ai massimi degli ultimi sei mesi.

Diamo un'occhiata alle metriche dei derivati per capire meglio come si posizionano i trader professionisti nelle attuali condizioni di mercato.

I margini di guadagno sul Bitcoin si riducono drasticamente

I mercati con margine forniscono indicazioni sul posizionamento dei trader professionisti perché consentono agli investitori di prendere in prestito criptovalute per sfruttare le loro posizioni.

Ad esempio, si può aumentare l'esposizione prendendo in prestito le stablecoin per acquistare Bitcoin. Al contrario, chi prende in prestito Bitcoin può solo vendere allo scoperto la criptovaluta scommettendo su un calo del suo prezzo. A differenza dei contratti futures, l'equilibrio tra margini long e short non è sempre uguale.

Rapporto di prestito a margine stablecoin/BTC su OKX. Fonte: OKX

Il grafico qui sopra mostra che il rapporto di prestito a margine dei trader su OKX è diminuito notevolmente dal 27 al 30 novembre, segnalando che i trader professionisti hanno diminuito le loro posizioni a leva durante il calo verso i 16.000$.

Inoltre, il conseguente guadagno di 1.250$ che ha portato Bitcoin a 17.250$ il 30 novembre, non è stato sufficiente a infondere fiducia negli acquirenti che utilizzano il prestito di stablecoin. Tuttavia, con un valore attuale di 23, la metrica favorisce il prestito di stablecoin con un ampio margine, il che indica che gli shorter non sono tranquilli nel mantenere posizioni con leva ribassista.

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I trader di opzioni rimangono avversi al rischio

I trader dovrebbero analizzare i mercati delle opzioni per capire se Bitcoin riuscirà a rompere la resistenza a 17.250$. Il delta skew al 25% è un segnale indicativo che i desk di arbitraggio e i market maker stanno pagando troppo per la protezione al rialzo o al ribasso.

L'indicatore confronta opzioni call (acquisto) e put (vendita) analoghe e risulta positivo quando la paura è prevalente perché il premio delle opzioni put di protezione è superiore a quello delle opzioni call a rischio.

In poche parole, se i trader temono un crollo del prezzo del Bitcoin, l'indicatore di skew supererà il 10%. Al contrario, l'eccitazione generalizzata comporta uno skew negativo del 10%.

Opzioni a 60 giorni di Bitcoin con delta al 25%: Fonte: Laevitas

Come mostrato sopra, il delta skew al 25% è diminuito tra il 21 e il 30 novembre, indicando che i trader di opzioni hanno ridotto le loro scommesse riguardo a un crollo inaspettato dei prezzi. Tuttavia, la tendenza si è invertita il 1° dicembre dopo che la resistenza di $17.250 si è dimostrata più forte del previsto.

Attualmente al 18%, il delta skew segnala che gli investitori sono ancora timorosi e riflette la mancanza di interesse da parte di whale e market maker nell'offrire protezione al ribasso.

Di conseguenza, i trader professionisti non sono sicuri che Bitcoin riconquisterà presto i 18.000 $, il che si spiega con l'elevata correlazione con i mercati tradizionali.

Fino a quando l'indice DXY non stabilirà una direzione più precisa e l'S&P 500 non mostrerà forza a 4.000, la tendenza favorisce gli orsi del Bitcoin.

I punti di vista, i pensieri e le opinioni qui espressi sono esclusivamente degli autori e non riflettono o rappresentano necessariamente i punti di vista e le opinioni di Cointelegraph. Questo articolo non contiene consigli o raccomandazioni di investimento. Ogni mossa di investimento e di trading comporta dei rischi e i lettori devono condurre le proprie ricerche prima di prendere una decisione.