I miner di Ethereum continuano a ricevere pagamenti notevoli per i loro sforzi nel 2021, nonostante la piattaforma blockchain per smart contract sia sempre più vicina ad abbandonare il suo consenso Proof-of-Work. Gli ultimi mesi sono stati fenomenali per gran parte del settore crypto, mentre Bitcoin (BTC), Ether (ETH) e varie altre monete assistevano a enormi rally. L’aumento degli utenti e del volume di transazioni hanno beneficiato direttamente l’ecosistema del mining di criptovalute.

In particolare, i miner di Ethereum hanno generato profitti notevoli grazie al successo dei progetti della finanza decentralizzata. Diverse piattaforme DeFi hanno stimolato i volumi delle transazioni e l’attività sulla blockchain di Ethereum, portando a commissioni alle stelle e a tempi di elaborazione molto elevati. Mentre gli utenti finali hanno dovuto sopportare il peso dei costi di transazione elevati, i miner hanno visto i loro guadagni aumentare considerevolmente.

A gennaio 2021 i miner di Ethereum hanno assistito a entrate da record per oltre 830 milioni di dollari, livelli intoccati dalle prime settimane del 2018, ovvero prima che Ether, Bitcoin e il mercato delle criptovalute crollassero in seguito ai massimi spettacolari di dicembre 2017.

Il mining di ETH sovraperforma quello di Bitcoin

Anche se Bitcoin si trova in cima alla lista delle criptovalute in termini di market cap, i miner di BTC non godono dello stesso livello di redditività dei miner di ETH. Philip Salter, head of operations presso Genesis Mining, ha spiegato a Cointelegraph che, sebbene al momento il mining di Ethereum sia “super-redditizio,” le barriere all'ingresso rimangono molto alte:

“I guadagni realizzabili con ETH sono molto più alti rispetto a quelli di BTC. Tuttavia, questo non significa che sia più redditizio in generale. Il motivo è che l’hardware per il mining di ETH è più costoso rispetto a quello per il mining di BTC, quindi ci sono costi iniziali più elevati da recuperare.”

Salter ha evidenziato che anche il mining di Litecoin (LTC) e Dash è redditizio, ma è lontano dal livello di BTC e ETH. Inoltre, ha aggiunto che tutte le altre criptovalute minate usando schede grafiche non hanno la stessa redditività del mining di ETH.

OxGrimReaper, fondatore pseudonimo di Pylon.finance, ha detto la sua sull’attuale contesto del mining:

“ETH è attualmente l’opportunità di mining più redditizia, anche a causa di una carenza di hardware e GPU nel settore retail. Inoltre siamo nel bel mezzo del capodanno cinese, quindi non c’è produzione nelle fabbriche. La barriera all’ingresso in questo momento è più alta che mai.”

Il fondatore di Pylon.finance ha precisato che, sebbene il mining di Bitcoin sia meno redditizio rispetto al mining con GPU, è più facile accedere al primo, in quanto gli utenti possono comprare dispositivi di mining ASIC essenzialmente plug-and-play. Al contrario, il mining con GPU ha diversi ostacoli iniziali, incluso il costo delle GPU, le competenze tecniche necessarie per configurare un sistema e altre considerazioni da fare prima di procedere con le operazioni.

OxGrimReaper ha riconosciuto che il successo delle piattaforme DeFi ha svolto un ruolo centrale nella redditività di cui godono attualmente i miner di Ethereum. Le commissioni gas di Ethereum, tariffe pagate ai miner per elaborare una transazione, sono salite alle stelle di pari passo con il maggiore utilizzo delle piattaforme DeFi, e a suo avviso si tratta di un segno positivo per i miner:

“Anticipare i bot sugli AMM è un fattore centrale nella guerra per il gas. Ovviamente, questa guerra si traduce in alti costi per fare affari. Le commissioni gas elevate sono un ottimo indicatore del fatto che un miner sta guadagnando. Quest’anno il gas ha toccato un massimo storico, e anche il mining ha raggiunto livelli incredibili, così come le transazioni nell’ecosistema ETH. Questi sono tutti forti indicatori di un ecosistema di mining sano, soprattutto per quelli che avevano già predisposto l’infrastruttura necessaria.”

I miner di ETH hanno tempo per prepararsi a Eth2

Al momento, i miner di Ether continuano a sfruttare commissioni e volume di transazioni elevati mentre mantengono la blockchain. Questo nonostante la lenta transizione verso Ethereum 2.0 in corso, che segnerà l’inizio della fine per il mining di Ethereum quando il mainnet si fonderà con la Beacon Chain Proof-of-Stake, lanciata a dicembre 2020.

L’abbandono dell’attuale protocollo PoW, quello su cui si basa Ethereum in questo momento, ha l’obiettivo di rendere la blockchain più scalabile, sicura e sostenibile. Tuttavia, porrà fine anche a un’attività redditizia per i miner di Ethereum. Dato che la transizione completa a Eth2 è ancora molto lontana, Salter ritiene che i miner continueranno ad ampliare le proprie operazioni:

“La transizione di Ethereum verso la PoS è una possibilità da molto tempo, ma sembra sempre circa due anni nel futuro. I miner valuteranno i rischi associati prima di qualsiasi investimento in nuovo hardware.”

Salter ha aggiunto che una preoccupazione più urgente è l’imminente Ethereum Improvement Plan EIP-1559, che propone di bruciare una grande porzione dei costi di transazione invece di distribuirli ai miner. Questo potrebbe avere delle implicazioni considerevoli per la redditività del mining di ETH:

“Se verrà accettata, porterà a una riduzione significativa delle ricompense di mining, tagliandole fino al 50%. Questi cambiamenti drastici influenzano l’ecosistema di Ethereum piuttosto spesso, creando incertezza per gli investitori.”

A febbraio 2021, le commissioni di Ethereum hanno continuato ad aumentare: i dati di Blockchair stimano che una commissione media per Ether arriva a 50$, rispetto alla media di 30$ per transazione di Bitcoin.

Nel frattempo, OxGrimReaper sostiene che le operazioni di Pylon.finance potrebbero semplicemente passare al mining di altre criptovalute che utilizzano GPU invece che ASIC, usati nel mining di Bitcoin:

“Ci sono più di 10 monete che possiamo minare proficuamente con le nostre GPU senza problemi. Lo stiamo già facendo con le schede 4GB non più adatte per Ethereum. Stanno minando Ravencoin con una certa redditività. Per noi, non è tanto importante il protocollo quanto l’arbitraggio tra elettricità e hash rate computazionale.”

Ad ogni modo diversi opinionisti del mondo crypto, tra cui Lark Davis, anche noto come “The Crypto Lark,” hanno sottolineato la necessità di accelerare la transizione a Eth2 e dare agli utenti una tregua dalle commissioni astronomiche di Ethereum.

Anche se molti hanno iniziato a usare piattaforme DeFi, come Uniswap e 1inch, per eseguire semplici scambi tra coppie di trading, le commissioni di questi servizi stanno diventando fin troppo alte per l’utente medio, complicando l’adozione della finanza decentralizzata.