Secondo uno studio condotto da JPMorgan, l'introduzione dello staking su Ethereum con gli aggiornamenti "Merge" e "Shanghai" ha incrementato il livello di centralizzazione del network.
In una nota agli investitori, gli analisti di JPMorgan – guidati dal Senior Managing Director Nikolaos Panigirtzoglou – hanno messo in guardia contro i rischi derivanti dalla crescente centralizzazione di Ethereum.
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I primi cinque fornitori di liquid staking — Lido, Coinbase, Figment, Binance e Kraken — controllano oltre il 50% dello staking su Ethereum. Soltanto Lido rappresenta quasi un terzo dello staking sull'intero network.
La crypto-community considera le piattaforme di liquid staking decentralizzate come Lido un'alternativa migliore agli exchange centralizzati come Coinbase o Binance. Tuttavia, sottolineano gli analisti di JPMorgan, nella pratica "anche le piattaforme decentralizzate comportano un alto grado di centralizzazione:" vi è infatti un singolo nodo Lido che rappresenta oltre 7.000 set di validatori, ovvero 230.000 ETH.
Questi operatori di nodi vengono selezionati dall'organizzazione autonoma decentralizzata (DAO) di Lido, la quale è controllata da appena una manciata di indirizzi: ciò "rende il processo decisionale di Lido piuttosto centralizzato." Il report ricorda inoltre come la DAO di Lido abbia rifiutato una proposta per limitare il proprio market share massimo al 22% per evitare un'eccessiva centralizzazione:
"La DAO di Lido ha respinto la proposta con una maggioranza schiacciante del 99%. [...]
Inutile dire che la centralizzazione da parte di qualsiasi entità o protocollo crea rischi per la rete Ethereum: un numero limitato di fornitori di liquidità o di operatori di nodi potrebbe rappresentare un singolo punto di vulnerabilità, o diventare bersaglio di attacchi, oppure colludere per creare un oligopolio."
Oltre a una maggiore centralizzazione, Ethereum post-Merge presenta anche un altro problema: un calo complessivo del rendimento derivante dallo staking. I block reward standard sono infatti diminuiti dal 4,3% prima dell'aggiornamento Shanghai all'attuale 3,5%. Il rendimento totale dello staking è sceso dal 7,3% al 5,5%, si legge nel report.
you are the yield pic.twitter.com/ONJT6QmDch
— Pledditor (@Pledditor) October 5, 2023
Lo stesso co-founder di Ethereum, Vitalik Buterin, ha ammesso che la centralizzazione dei nodi è uno dei principali punti deboli di Ethereum. Il mese scorso, ha dichiarato che per trovare una soluzione a questo problema potrebbero essere necessari altri 20 anni.