L'analisi del grafico di Ether (ETH) dipinge un quadro ribassista, ampiamente giustificato dal calo dell'11% avvenuto nell'ultimo mese. Ciononostante, nello stesso arco di tempo altri asset finanziari hanno assistito a correzioni simili o persino maggiori: l'Invesco China Technology ETF (CQQ) è in calo del 31%, mentre il Russell 2000 è sceso dell'8%.

Prezzo di Ether su FTX in USD. Fonte: TradingView

I trader temono che la perdita del supporto del canale discendente a 2.850$ possa portare a una più forte flessione dei prezzi, ma ciò dipenderà da come sono posizionati i trader di derivati, nonché dai parametri on-chain del network.

Secondo Defi Llama, il valore totale bloccato (TVL) della rete Ethereum si è appiattito negli ultimi 30 giorni a 27 milioni di Ether. Il termine "TVL" indica il numero di monete depositate all'interno degli smart contract.

La commissione di transazione media di Ethereum è aumentata a 13$, dopo un minimo di 11,50$ ad aprile. Tuttavia, un calo delle fee non indica necessariamente un minore utilizzo delle DApp, ma potrebbe anche essere dovuto a un maggiore uso delle soluzioni di scalabilità Layer-2.

Il premium dei futures di Ether è orientato al ribasso

Possiamo analizzare i dati del mercato dei futures per comprendere come sono posizionati i trader professionisti. I contratti trimestrali sono gli strumenti preferiti dai market maker, perché permettono loro di evitare il funding rate fluttuante.

L'indicatore di base misura la differenza tra i contratti futures a più lungo termine e gli attuali livelli del mercato spot. Nei mercati neutrali, il premium annualizzato dei futures su Ether dovrebbe essere compreso tra il 5% e il 12%, per compensare i trader disposti a bloccare il proprio denaro fino alla scadenza del contratto.

Ether, premium annualizzato dei futures a 3 mesi. Fonte: Laevitas.ch

L'attuale base dei futures su Ether al 2% mostra chiaramente una mancanza di domanda da parte di acquirenti con leva. Sebbene non si tratti necessariamente di backwardation (premium negativo), un premium annualizzato inferiore al 5% è generalmente considerato ribassista.

Questi dati mostrano che negli ultimi due mesi i trader professionisti sono passati da neutrali a ribassisti. Tuttavia, per escludere le esternalità che potrebbero aver influenzato i dati sui derivati, si dovrebbero esaminare anche i dati on-chain. Ad esempio, analizzando l'uso del network possiamo scoprire se c'è o meno un'effettiva domanda per Ether.

I parametri on-chain sono deludenti

Il numero di indirizzi attivi sulla rete rappresenta un indicatore rapido e abbastanza affidabile del suo uso effettivo. Naturalmente questo parametro potrebbe essere fuorviato dalla crescente adozione di soluzioni Layer-2, ma si tratta comunque di un buon punto di partenza.

Indirizzi attivi su Ethereum, media settimanale. Fonte: CoinMetrics
Indirizzi attivi su Ethereum, media settimanale. Fonte: CoinMetrics

L'attuale media giornaliera di 584.477 indirizzi attivi è inferiore del 4% rispetto a 30 giorni fa, e ben lontana dai 675.117 visti a novembre 2021. Pertanto, i dati mostrano che le transazioni in ETH non sono per nulla in crescita, per lo meno sul layer principale.

I trader dovrebbero anche esaminare gli indicatori di utilizzo delle DApp, ma evitare di concentrarsi esclusivamente sul TVL perché questo parametro dipende fortemente dalle applicazioni DeFi. La misurazione del numero di indirizzi attivi fornisce una visione più ampia.

Attività mensile delle DApp su Ethereum. Fonte: DappRadar
Attività mensile delle DApp su Ethereum. Fonte: DappRadar

Gli indirizzi attivi che utilizzano le DApp su Ethereum non sono cresciuti nell'ultimo mese. Nel complesso i dati risultano essere abbastanza deludenti, dato che chain concorrenti come Solana (SOL) hanno visto un aumento del 34% degli indirizzi attivi.

A meno che non ci sia una crescita sostanziale delle transazioni in ETH o dell'utilizzo di DApp su Ethereum, la resistenza del canale di supporto discendente a 2.850$ potrebbe non reggere, innescando una correzione più profonda nel breve termine.