Negli ultimi sei mesi, in seguito al Merge, Ether (ETH), la seconda criptovaluta per capitalizzazione di mercato, ha registrato un costante calo dell'offerta di scambio. Il network ha subito un importante aggiornamento a settembre 2022, con il passaggio da un protocollo di consenso proof-of-work (PoW) a proof-of-stake (PoS).
Secondo i dati on-chain condivisi dalla società di crypto analisi Santiment, la quantità di ETH disponibili negli exchange continua a diminuire. Dal Merge, si registra un 37% in meno di ETH sulle piattaforme di scambio. Un calo costante dell'offerta è considerato un segnale rialzista, in quanto sono disponibili meno ETH da scambiare o vendere.
A settembre, prima del Merge, vi era un totale di 19,12 milioni di ETH, per un valore di 31,3 miliardi di dollari, sugli exchange. Nella seconda settimana di febbraio il numero è sceso a 13,36 milioni di ETH, per un valore di 19,7 miliardi di dollari.
Una grossa fetta dell'offerta di ETH viene spostata in self-custody, mentre molti trader preferiscono effettuare lo staking con l'aggiornamento di Shanghai alle porte. Shanghai, il prossimo aggiornamento di Ethereum, è previsto per marzo. L'hard fork di Shanghai integrerà ulteriori proposte di miglioramento della rete e consentirà agli staker e ai validatori di ritirare le proprie partecipazioni dalla Beacon Chain.
Attualmente, 16 milioni di ETH, ovvero il 14% dell'offerta totale, sono in stake sulla Beacon Chain, per un valore di circa 25 miliardi di dollari ai prezzi attuali, una cifra considerevole che diventerà gradualmente liquida a seguito dell'hard fork di Shanghai.
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Oltre al costante calo dell'offerta di ETH detenuta negli exchange, anche l'offerta complessiva di mercato di ETH è diminuita da quando è diventata deflazionistica in seguito all'aggiornamento London. Il modello deflazionistico deriva da un meccanismo di burning delle fee introdotto attraverso l'Ethereum Improvement Proposal (EIP)-1559.
Dall'aggiornamento London di agosto 2021 sono stati bruciati in totale 2,9 milioni di ETH, per un valore stimato di 4,5 miliardi di dollari al valore odierno.