In una dichiarazione rilasciata il 6 ottobre, l'Unione Europea ha introdotto un'altra serie di sanzioni contro la Russia.

Tali sanzioni includono un divieto completo ai pagamenti crypto transfrontalieri fra la Russia e l'Unione Europea: il ban include "tutti i crypto-wallet, account o servizi di custodia di criptovalute, indipendentemente dall'importo del wallet."

I precedenti divieti imponevano un limite di 10.000€ ai trasferimenti di denaro dai wallet russi a quelli europei. Adesso, in seguito alla mobilitazione di ulteriori truppe e alle minacce di un'escalation nucleare, l'Europa ha intensificato le proprie sanzioni. Il desiderio dell'Unione è "privare ulteriormente il complesso militare e industriale del Cremlino di componenti e tecnologie chiave."

Di recente, i funzionari russi hanno approvato l'utilizzo delle criptovalute per i pagamenti transfrontalieri. Nelle sue relazioni con la Cina, la Russia pianifica di condurre transazioni utilizzando la propria CBDC, attualmente in fase di testing.

Pare che la Russia abbia totalmente cambiato opinione sugli asset digitali, probabilmente a causa del delicato clima geopolitico: nel 2020, la Russia aveva introdotto una legge che vietata i pagamenti tramite asset digitali.

Attualmente la Russia sta affrontando restrizioni non soltanto da parte dell'Unione Europea, ma anche degli Stati Uniti. Il 15 settembre, il Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti ha aggiunto 22 individui russi e 2 entità alla propria lista di soggetti sanzionati.