L'Autorità Bancaria Europea (EBA) ha consigliato di studiare ulteriormente le criptovalute, svelando che quest'anno compierà "una serie di azioni" legate al settore.

Nel suo ultimo resoconto ufficiale, incentrato "sull'applicabilità e adeguatezza delle leggi dell'Unione Europea in relazione alle monete digitali", non sembra che la EBA abbia fretta di sviluppare e introdurre nuove regolamentazioni per questa industria.

"Solitamente le attività con criptovalute non rappresentano servizi regolamentati dalle istituzioni bancarie dell'UE o dalle leggi relative a pagamenti elettronici. Esistono pertanto rischi rischi per i consumatori non trattati dall'Europa", viene spiegato all'interno del documento.

"La EBA consiglia alla Commissione Europea di effettuare maggiori analisi, così da poter determinare la giusta risposta da adottare a livello europeo."

La EBA ha infine affermato che pianifica la distribuzione di documenti alle autorità dei paesi dell'Unione, così da aiutarle a riferire le attività finanziarie in maniera più uniforme. L'istituzione ha infine sottolineato la necessità di maggiore trasparenza, nonché l'importanza d'informare il pubblico riguardo ai rischi legati al trading di monete digitali.

"La EBA analizzerà se sarà necessario o meno intraprendere ulteriori azioni all'interno del suo raggio di competenza legale, rimanendo pronta a supportare la Commissione Europea in relazione all'analisi dei problemi generati dagli asset crittografici."

Nel complesso, risulta difficile valutare la posizione dell'Unione Europea nei confronti delle criptovalute. Nonostante siano stati compiuti numerosi studi che confermano il potenziale della blockchain, le autorità continuano a rilasciare commenti contrastanti su questa tecnologia.

Recentemente Ardo Hansson, funzionario della Banca Centrale Europea, ha affermato che "la bolla delle criptovalute ha già iniziato a collassare."