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Benjamin PirusBenjamin Pirus

La BCE esorta alla creazione di leggi per le stablecoin

Banca Centrale Europea: le stablecoin non possono operare in un vuoto normativo, serve un quadro giuridico chiaro

La BCE esorta alla creazione di leggi per le stablecoin
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In un recente report sulle stablecoin globali, la Banca Centrale Europea (BCE) ha sollecitato la creazione di parametri normativi chiari per le stablecoin. L'istituzione sostiene infatti che questi strumenti presentano parecchi rischi, e che nelle leggi vigenti sono presenti molte lacune:

"Al fine di trarre i benefici delle stablecoin globali, è necessario istituire un quadro normativo chiaro per far fronte a questi rischi."

Enorme potenziale, ma tanti rischi

La BCE ha evidenziato che le stablecoin internazionali offrono numerosi benefici rispetto agli strumenti di pagamento tradizionali, come maggiore velocità e semplicità: due aspetti che il grande pubblico considera estremamente importanti.

Ma questa tipologia di valuta, sottolinea la banca, presenta anche molti elementi incerti e rischiosi, specialmente per quanto riguarda la stabilità del prezzo. Gli utenti potrebbero infatti non essere in grado di incassare il valore previsto, se l'asset a cui la moneta digitale è legata dovesse svalutarsi:

"Esiste il rischio che gli utenti finali considerino le stablecoin equivalenti a un deposito, data la promessa di un valore 'stabile' e la possibilità di convertire in qualsiasi momento tali monete per il loro equivalente in denaro tradizionale."

BCE: non dobbiamo permettere alle stablecoin di operare in un vuoto normativo

Il report affronta anche il tema delle regolamentazioni: secondo l'istituzione, le stablecoin globali potrebbero non adattarsi alle attuali strutture giuridiche.

A seconda della loro tipologia, le stablecoin posso derivare il loro valore da svariate fonti: asset finanziari tradizionali, asset crittografici e/o denaro fiat. Questo rende la regolamentazione di tali strumenti estremamente complessa, in quanto alcune stablecoin potrebbero rientrare nella categoria "investimento" piuttosto che "fonte di valore stabile":

"Data la complessità della loro struttura, una stablecoin [...], a seconda delle sue peculiari caratteristiche di design, potrebbe rientrare contemporaneamente in diversi quadri normativi, o potenzialmente in nessuno."

La BCE ha pertanto esortato alla creazione di un quadro normativo non soltanto chiaro, ma anche completo:

"Per trarre il loro potenziale beneficio senza compromettere la stabilità finanziaria, dobbiamo garantire che alle stablecoin non sia permesso di operare in un vuoto normativo."