Qualche giorno fa l’autorità fiscale della Lituania, il Lithuanian State Tax Inspectorate, ha aggiunto 7,6 milioni di dollari al bilancio statale attraverso la vendita di criptovalute sequestrate nel corso di indagini criminali.
Si tratta della prima volta che il governo lituano liquida criptovalute confiscate. Così facendo, il paese si è unito al crescente numero di giurisdizioni in tutto il mondo che hanno messo all’asta o venduto crypto ottenute dal lungo braccio della legge.
Tuttavia, a differenza dell’agenzia United States Marshals Service, che a febbraio ha ottenuto 37 milioni di dollari vendendo all’asta crypto confiscate, l’STI ha deciso di vendere le crypto attraverso un exchange. Secondo Linas Rajackas, CEO della startup crypto Kaiserex con sede a Vilnius, sembra che questa mossa si sia dimostrata favorevole per le autorità:
"Siamo riusciti a vendere Bitcoin sopra la media del prezzo di quel giorno, nessuna asta avrebbe potuto fare lo stesso. L’STI ha speso meno dello 0,2% dell’importo totale ricevuto (6,4 milioni di euro) in commissioni, contratti legali e servizi di transazione crypto. Quindi è stato un processo il più efficiente possibile.”
L’STI ha scelto Kaiserex come partner tecnologico per la vendita di criptovaluta attraverso una gara d’appalto pubblica. Edita Janušienė, direttrice dell’STI, ha spiegato a Cointelegraph:
“L’obiettivo dell’STI era quello di convertire la criptovaluta in euro il più velocemente possibile. Di conseguenza, prima di tutto, è stato deciso di annunciare un appalto pubblico alla ricerca di un fornitore nazionale. Quattro compagnie lituane hanno partecipato alla gara, che è stata vinta da Kaiserex.”
Secondo Janušienė, la vendita di crypto è iniziata il 18 novembre e ha richiesto quasi 24 ore per essere completata. Al termine, l’STI ha aggiunto oltre 6,4 milioni di euro al bilancio statale. Le criptovalute sono state inizialmente confiscate da una corte locale. Pur confermando la partnership con Kaiserex, Janušienė non ha fornito dettagli sul motivo per cui l’autorità ha deciso di abbandonare il modello di vendita all’asta.
Rajackas ha ipotizzato:
“L’STI ha consultato professionisti nel settore ed è apparso ovvio che vendere tramite grandi trading desk OTC sarebbe stato molto più redditizio rispetto alla vendita all’asta. A confronto, l’asta è una pessima scelta, in quanto non è possibile sapere in anticipo il giorno giusto in cui vendere, definire il prezzo o indietreggiare.”
Kaiserex ha completato la vendita attraverso il trading desk over-the-counter di un importante exchange di criptovalute. Rajackas ha precisato: “non posso specificare quale trading desk OTC abbiamo usato, ma posso dire che è tra i primi cinque crypto exchange a livello globale.” Al momento della stesura, la Top 5 degli exchange di criptovalute su CoinMarketCap è composta da Binance, Huobi Global, Coinbase Pro, Kraken e Bithumb.
La vendita ha coinvolto circa 337 Bitcoin (BTC), 360 Ether (ETH) e quasi 12.000 Monero (XMR). Ogni criptovaluta è stata venduta al prezzo di mercato durante il giorno dell’operazione, con BTC al prezzo di 15.100 euro, ETH a 400 euro e XMR a 99,6 euro.
Il bull market, nel corso del quale Bitcoin ha superato brevemente la soglia dei 19.000$, è una delle ragioni per cui la vendita è stata così redditizia, secondo Rajackas. “Questo ha permesso di vendere le criptovalute disponibili a prezzi da record ed estrarre la quantità massima di euro,” ha affermato Rajackas, aggiungendo:
“A mio avviso, se un governo volesse avere un’esposizione alle crypto dovrebbe rivolgersi al nostro ministero delle finanze, che pianifica e si occupa delle risorse statali. L’STI si occupa di tasse e alla vendita di asset confiscati, non hanno niente a che fare con la speculazione o la detenzione di qualcosa come investimento.”
Kaiserex è un exchange di criptovalute che agisce come broker collegato a più di 40 crypto exchange e diverse trading desk OTC. Rajackas, che possiede il 100% delle azioni societarie, precisa che Kaiserex non figura sui principali siti web crypto come CMC in quanto non presenta order book interni e si basa su altri exchange per la liquidità.
La compagnia starebbe pianificando di continuare a collaborare con le istituzioni della Lituania su simili accordi in criptovalute, oltre a supportare la banca centrale lituana nella realizzazione di una valuta digitale.