Max Bronstein, facente parte della divisione Institutional Coverage di Coinbase, ritiene che assisteremo presto a "fuochi d'artificio" nel mercato valutario globale. A suo parere, l'imminente incremento della volatilità delle valute nazionali potrebbe far lievitare il prezzo di Bitcoin (BTC).
In particolare, Bronstein ha commentato su Twitter:
"Si è molto discusso delle prestazioni di BTC durante i periodi di forte volatilità nei mercati azionari. Tuttavia, si parla poco del comportamento di BTC quando a essere volatili sono valute e tassi di cambio.
Dato che i volumi valutari globale sono al di sotto dei minimi storici e dovremo presto affrontare una nuova ondata di debito, nel mercato valutario stanno per arrivare i fuochi d'artificio."
Ancor prima che la pandemia compromettesse le strutture economiche internazionali, Bronstein aveva evidenziato la fragilità del sistema monetario globale. A causa dell'elevato debito e delle scarse riserve in dollari statunitensi di molti Paesi, il valore di numerose valute nazionali rischia di crollare.
Volatilità valutaria globale scende a livelli record. Fonte: Bloomberg, JPMorgan
Perché questo farà aumentare il prezzo di Bitcoin?
Le monete con una lunga storia di iperinflazione sono particolarmente a rischio. Bronstein ha indicato il peso argentino, la lira turca e il real brasiliano come esempi di valute con riserve in dollari particolarmente basse.
Il prezzo di Bitcoin potrebbe pertanto trarre beneficio dalla paura per l'inflazione e dalla forte volatilità di tali valute.
Tasso d'inflazione del peso argentino. Fonte: Trading Economics
A tal proposito, Bronstein ha spiegato:
"In tutti questi casi, la volatilità e la debolezza delle valute deriveranno principalmente dalla necessità dei governi di svalutare la propria moneta nazionale. Bitcoin si trova in netto contrasto con tale politica, dato che non può essere svalutato da un'entità centrale.
In un regime in cui quasi tutti i governi sono incentivati a svalutare la propria valuta, pochi sistemi monetari trarranno beneficio tanto quanto Bitcoin. Mai prima d'ora un concorrente open-source alla valuta fiat è stato così necessario."
Gli effetti non si vedranno nel breve termine
Tuttavia, il fatto che in questo momento la volatilità nel mercato valutario globale sia particolarmente bassa non indica che assisteremo a un movimento massiccio nell'immediato. Inoltre, non significa nemmeno che causerà un improvviso incremento della domanda per Bitcoin.
Ma nel lungo termine i timori legati a svalutazione e inflazione potrebbero gradualmente stimolare la domanda per Bitcoin, specialmente se la criptovaluta inizierà a essere considerata una valida riserva di valore anche dal grande pubblico. Di certo la rapida ripresa a V dal crollo a 3.600$ di marzo ha dimostrato la sua resilienza.
In Venezuela e Iran stiamo già assistendo a una rapida diffusione di Bitcoin fra la popolazione, che utilizza la criptovaluta per sfuggire alla terribile iperinflazione delle proprie monete nazionali.