Bitcoin (BTC) inizia una nuova settimana al di sotto dei 30.000$, mentre continua la lotta per scongiurare nuovi minimi.
Dopo aver toccato i massimi locali dal crollo di Terra (LUNA) la scorsa settimana, la più grande criptovaluta stenta a recuperare i 30.000$ come supporto.
Cosa potrebbe esserci in serbo questa settimana? In vista del World Economic Forum, sono attesi sconvolgimenti da parte di attori macro, in particolare la Federal Reserve degli Stati Uniti.
Allo stesso tempo, la pressione interna al mercato delle criptovalute rimane, dovuta principalmente al crollo di LUNA.
Cointelegraph analizza i cinque potenziali aspetti che potrebbero smuovere il prezzo di BTC nei prossimi giorni.
Ribasso settimanale da record
Questa settimana è palpabile il senso di cautela tra i trader, dopo che gli ultimi sette giorni hanno deluso le aspettative di mercato.
L'implosione dei token LUNA e TerraUSD (UST) del protocollo Blockchain Terra ha innescato un ribasso per tutto il mercato delle criptovalute e Bitcoin, naturalmente, non ha fatto eccezione.
Dopo aver ritracciato intorno al prezzo di realizzo appena sotto i 24.000$, BTC/USD ha messo in scena una sorta di ripresa a V, rimbalzando oltre i 31.000$ nei giorni successivi. Questa forza, tuttavia, appare ora limitata, ed i 30.000$ si dimostrano un livello ostinato da superare definitivamente.
Sebbene il quadro appaia decisamente più rassicurante rispetto a quello di alcune altcoin, i trader si tengono alla larga da qualsiasi presa di posizione rialzista sui prezzi.
Una delle principali voci che si stanno diffondendo riguarda i livelli attuali che costituiscono la base di un relief bounce: ci si aspetta che tale movimento finirà non solo per essere respinto, ma anche per attaccare i minimi inferiori a quelli della scorsa settimana.
$BTC / $USD - Aggiornamento
Per me questo è lo scenario migliore per #Bitcoin grazie al rifiuto e alla conferma delle 3 onde. O scendiamo a nuovi minimi da qui, o completiamo l'onda C piatta e poi pompiamo ancora una volta.
Se siete scalper, sarà il paradiso per voi nei prossimi giorni.
$BTC / $USD - Update
— Crypto Tony (@CryptoTony__) May 16, 2022
This for me is the best case scenario on #Bitcoin due to the rejection and 3 wave confirmation. We either drop to new lows from here, or we complete the C wave flat then pump once more
If your a scalper this will be heaven for you over the next few days pic.twitter.com/LNvVbpXPG6
"Proprio come noi bull abbiamo combattuto il trend nelle ultime settimane, credo che i bear stiano per negare o rifiutare qualsiasi ulteriore rialzo", ha affermato il popolare account Twitter IncomeSharks in parte di due recenti post sulle prospettive di BTC/USD.
Ha inoltre aggiunto che chi è divenuto ribassista solo adesso, tuttavia, "potrebbe rimanere bloccato nel suo bias".
Il collega Crypto Tony, nel frattempo, ha affermato che la coppia necessita di recuperare i 31.000$ – e non solo i 30.000$ – per continuare a salire, grazie al fatto che il primo livello segna i massimi settimanali.
Zoomando indietro, la situazione non migliora rispetto ai timeframe orari o giornalieri.
Il grafico settimanale di BTC/USD, nonostante la modesta ripresa, ha chiuso la sua settima candela rossa di fila il 15 maggio, la prima volta nella storia che si verifica un evento del genere. La settimana si è chiusa a circa 31.300$, come riportato da Cointelegraph Markets Pro e TradingView.
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Chiedendosi se il prolungato ribasso possa continuare ancora a lungo, anche oltre il 2022, l'utente Twitter Nunya Bizniz ha affermato che prima degli halving Bitcoin è storicamente molto al di sotto dei massimi storici.
Per tale motivo, non ci sarebbe da stupirsi se BTC/USD venisse scambiato significativamente sotto i 69.000$ al momento del prossimo halving, previsto tra due anni.
BTC settimanale:
In coincidenza con gli halving, il prezzo è stato considerevolmente al di sotto del massimo storico.
Ciò mi rende triste☹️
Questa volta sarà diverso?
BTC weekly:
— Nunya Bizniz (@Pladizow) May 16, 2022
At halvings, price has been considerably below ATH.
Makes me☹️
Different this time? pic.twitter.com/gQlQCEbW4w
Il DXY non si arrende
La scorsa settimana la Fed ha dovuto fare i conti con l'inflazione, i rialzi dei tassi e le tensioni geopolitiche, tutti fattori che, ironia della sorte, sono stati eclissati da Terra.
Questa settimana non sono previsti annunci di tale rilevanza, ma le tensioni di fondo rimangono presenti.
Pertanto, la guerra tra Russia e Ucraina, l'inflazione e le misure intraprese per mitigarla restano l'argomentazione attuale tra le banche centrali di tutto il mondo. Questo sarà senza dubbio uno dei temi principali durante il World Economic Forum, che partirà il 22 maggio.
Il Forum, e la possibilità che i partecipanti facciano commenti positivi e negativi su Bitcoin, seguirà un altro incontro questa settimana al Salvador, dove i rappresentanti di 44 Paesi discuteranno di Bitcoin.
"Domani, 32 banche centrali e 12 autorità finanziarie (44 Paesi) si incontreranno al Salvador per discutere di inclusione finanziaria, di economia digitale, di banking per gli unbanked, dell'introduzione di Bitcoin e dei suoi benefici nel nostro Paese", ha confermato ieri il presidente Nayib Bukele.
Allo stesso tempo, il dollaro statunitense mantiene la sua forza nei confronti delle principali valute partner.
L'indice del dollaro statunitense (DXY), nonostante le fasi temporanee di consolidamento, rimane in un solido trend rialzista che da mesi nega ai ribassisti le possibilità di un top macro.
Il 9 maggio il DXY ha toccato quota 105, il massimo settimanale dal 9 dicembre 2002.
"Allo stesso tempo, l'euro sta testando i minimi di 5 anni rispetto al dollaro USA", ha twittato l'analista Blockchain Backer in un thread sul contesto macro in relazione alle criptovalute:
"L'euro è uno dei principali componenti dell'indice valutario del dollaro statunitense (DXY) e storicamente ha agito inversamente al DXY".
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"Il DXY tradizionalmente mette sotto pressione sia le azioni che i mercati delle criptovalute: queste ultime, tuttavia, mostrano strutture di correzione già viste nei bear market", sostiene Blockchain Backer.
"Quindi, molte cose stanno accadendo. Il Dow Jones al di sotto del supporto della scorsa settimana. DXY ai massimi di 20 anni. EURUSD sul supporto. Il mercato delle Altcoin ed Ethereum con strutture di correzione simili a quelle viste in precedenza. Ma nessuna moneta sta volando come se fosse in corso un'inversione di tendenza", continua l'analista.
Tether recupera il de-peg del -5%
Trascurando i prossimi eventi, il caos scaturito la scorsa settimana perseguita ancora il mercato.
Le conseguenze del crollo dei token UST e LUNA non sono ancora del tutto chiare: al momento, continuano a giungere dati sia relativi al crollo che circa i piani della società per mitigare le conseguenze.
Alcune notizie sembrano chiare, malgrado non siano state confermate ufficialmente, come la potenziale vendita di massa delle riserve di BTC della Luna Foundation Guard (LFG). Altre rimangono voci, in particolare le insolvenze di massa delle organizzazioni esposte a LUNA e UST.
Anche la prossima mossa non è chiara e, come evidenzia Blockchain Backer, nessuno sa con certezza se la svendita sia realmente terminata.
"La scorsa settimana c'è stato un colpo devastante su LUNA e UST. Non conosciamo ancora le implicazioni di questa operazione e chi ha subito i danni collaterali", ha riassunto:
"Altre tesorerie erano esposte? LFG ha venduto tutte le sue riserve di Bitcoin o ne sono rimaste altre? Non lo sappiamo".
L'attenzione non è però rivolta solo su UST, ma anche alla più grande stablecoin del settore per capitalizzazione di mercato. Tether (USDT) ha visto slittare il suo ancoraggio al dollaro la scorsa settimana e, nonostante non vi siano rischi concreti, alla data odierna 1 USDT non registra 1 USD.
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"Quando le cose hanno iniziato a precipitare per TerraUSD, è partito un piccolo scivolone, poi è andato fuori controllo", ha aggiunto Blockchain Backer.
Come recentemente riportato da Cointelegraph, i creatori di Tether hanno difeso a gran voce i fondamentali di USDT, grazie alla sua struttura intrinsecamente diversa da quella di UST e delle stablecoin algoritmiche in generale.
"Nelle prossime settimane cominceremo a conoscere l'entità dei danni, man mano che emergeranno notizie di perdite e crolli significativi", ha dichiarato la società di trading di criptovalute QCP Capital agli abbonati del canale Telegram nel suo ultimo aggiornamento del 13 maggio:
"Nonostante la carneficina, siamo rincuorati dalla resistenza che abbiamo visto in particolari segmenti di mercato crypto".
LUNA continua a registrare una volatilità incontrollata, che la rende praticamente impossibile da tracciare su qualsiasi timeframe e, al momento della stesura, è scambiata a 0,00023 su Bitfinex.
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Analista: Gli istituzionali si fanno avanti per acquistare
Attualmente, qualcuno sta comprando Bitcoin? Stando ai dati, la risposta è sì.
In un'analisi pubblicata oggi, Ki Young Ju, CEO della piattaforma di analisi CryptoQuant, ha evidenziato l'interesse degli investitori istituzionali come fenomeno chiave per Bitcoin tra i 25.000 e i 30.000$.
Ki ha illustrato come, mentre la debacle di LUNA abbia costretto il prezzo verso i 25.000$, la domanda complessiva sia rimaste invariate per un anno. Non solo, ma questa domanda potrebbe ora attenuare i sell-off correlati a Terra.
"Se si osserva la heatmap del l'order book BTC-USD di Coinbase, si notano muri di bid piuttosto spessi dall'ultimo mercato ribassista di maggio 2021", ha osservato.
"Credo che le istituzioni abbiano cercato di accumulare $BTC a partire da 30.000$, ma hanno dovuto ricostruire i muri di bid a 25.000$ a causa dell'inaspettata vendita di LFG".
Il grafico condiviso mostra come si sono svolti gli eventi su Coinbase, l'exchange che secondo Ki ha ricevuto la maggior parte dei fondi correlati alla vendita da parte di Terra.
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Come riportato in precedenza da Cointelegraph, la scorsa settimana il primo exchange-traded fund (ETF) spot di Bitcoin al mondo ha riportato un importo record intraday di BTC ai suoi asset in gestione, e due ETF australiani hanno iniziato ad operare.
La crescita degli indirizzi Bitcoin contrasta il sentiment precario
Probabilmente non sorprende che il sentiment del mercato delle criptovalute rimanga precario.
Riflettendo il nervosismo attuale, questa settimana il Crypto Fear & Greed Index è saldamente in zona di "paura estrema" a 14/100.
Dopo aver toccato il minimo storico la scorsa settimana, la ripresa è stata decisamente meno robusta rispetto al tonfo iniziale, che ha portato l'indice da 27/100 a 10/100 in cinque giorni.
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Dietro le quinte, tuttavia, la situazione potrebbe non essere così sconfortante come sembra.
I dati forniti la scorsa settimana dalla società di analisi on-chain Santiment mostrano come, nonostante il caos, gli indirizzi unici di Bitcoin siano continuati a crescere.
"Il lato positivo di questo calo del 33% nelle ultime tre settimane è che l'attività degli indirizzi di $BTC è rimasta costante", dichiara Santiment su Twitter:
"La divergenza tra indirizzi e prezzo è ai massimi da 16 mesi".
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Le opinioni qui espresse sono esclusivamente dell'autore e non riflettono necessariamente quelle di Cointelegraph.com. Ogni investimento comporta dei rischi: dovresti condurre le tue ricerche prima di prendere una decisione.